Rocchetta di Cairo (fraz. di Cairo Montenotte, resti del castello dei Del Carretto)

CENNI STORICI
«Rocchetta di Cairo è un piccolo borgo situato a nord di Cairo Montenotte di cui seguì la storia; il castello fu costruito non lontano dall’attuale centro abitato e fu utilizzato ed abitato fino al XVII secolo, quando il feudalesimo era tramontato e i nobili avevano già iniziato a scegliere come propria residenza palazzi sempre più accoglienti e posizionati nel centro delle città. Nel 1171 vi fu firmata una convenzione tra l’imperatore Federico Barbarossa ed il Comune di Genova sempre pronta ad espandere i propri domini nel savonese come testimoniano i numerosi conflitti con la famiglia dei Del Carretto, signori di queste terre. L’altura su cui fu costruito, oltre che rappresentare una difesa naturale, consentiva ai soldati di controllare la strada che collega Cairo e la valle della Bormida di Spigno; inoltre il castello costituiva una poligonale difensiva con il castello di Carretto e da lì con quello principale di Cairo. Il castello di Rocchetta di Cairo, come altri della Val Bormida, non fu risparmiato dal passaggio delle truppe napoleoniche che lo ridussero allo stato attuale di rudere dopo un fitto attacco d’artiglieria che costrinse alla resa i soldati croati che avevano cercato rifugio al suo interno. Dai resti, assediati oggi dalla vegetazione, emerge la struttura di quello che è stato sicuramente uno dei più estesi e imponenti castelli dell’area carrettesca: la fortezza era costituita da un corpo di fabbrica posizionato, sulla roccia, nella parte più alta del colle e protetto oltre che dalla naturale conformazione del terreno, a strapiombo sul lato sud, da una torre circolare addossata al suo ingresso. In più punti alle pietre si alternano parti in mattoni, segni evidenti di interventi postumi, come il semipilastro aggiunto all’alta cortina difensiva e l’arco d’ingresso della cappella dell’oratorio di S. Bernardo, piccola struttura rettangolare che ha resistito al tempo e agli eventi. Un’imponente cinta muraria difensiva avvolgeva il colle scendendo verso il basso dalla parte della strada dove fu ricavato uno dei due accessi all’antico maniero; l’altro accesso, in posizione diametralmente opposta, permetteva di fuggire verso il bosco; da questo lato alcuni tratti delle mura sono ancora sormontati dalla merlatura in cui si aprono strette feritoie verticali per difendersi dagli attacchi del nemico; dall’interno si può vedere il camminamento di ronda che consentiva ai soldati di spostarsi lungo gli spalti. Sempre a Rocchetta di Cairo è di notevole interesse l’antico ponte romano sulla Bormida di Spigno: noto come il “ponte degli Alemanni”, fu ristrutturato nel Medioevo e si presenta con due arcate su cui ancor’oggi si può transitare.
Bibliografia e Sitografia
https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/0700111296 https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Rocchetta_Cairo
Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

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