Roccamalatina (fraz. di Guiglia, torre del Castellaro)

CENNI STORICI

«Il nome di Roccamalatina trae origine da una famiglia nobile, i "Malatigni", che per circa due secoli e mezzo, fra il XII ed il XIV secolo, dominarono una parte abbastanza estesa del territorio. La località, a metà strada fra Guiglia e Zocca deve la sua notorietà alle imponenti guglie di arenaria, autentici monumenti della natura alti circa 70 metri, i Sassi di Roccamalatina, speroni rocciosi che dominano la valle del Panaro derivati da stratificazioni più resistenti all'erosione rispetto al terreno circostante. I Sassi, inespugnabili roccaforti naturali, ospitarono fin da tempi antichissimi insediamenti fortificati. Forse già durante la dominazione bizantina costituirono un caposaldo della linea difensiva approntata dall'esercito contro i Longobardi. Ora i Sassi di Roccamalatina rivendicano la loro importanza naturalistica e paesaggistica, pur conservando vestigia delle antiche glorie. Attorno ad essi è nato il Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, un'oasi di natura incontaminata con grandi possibilità escursionistiche, a piedi, cavallo o bici. L'ambiente dei Sassi è caratterizzato da una fauna ricchissima (es. falchi, volpi, donnole, scoiattoli, caprioli, faine, ecc.). Anche la flora presenta una notevole varietà (es. castagno, carpino nero, roverella, cerro, acero campestre, ecc.). Ai piedi dei Sassi il grazioso Borgo dei Sassi (Rocca di Sopra) è arroccato ai piedi del Sasso della Croce: sono visibili fabbricati ben conservati con portali del '300 e '400 e l'Oratorio della Madonna dei Sassi, con bassorilievi del '400. Sull’altare dell’Oratorio si trova, in una nicchia, la statua della Beata Vergine Maria considerata dalla popolazione di Roccamalatina protettrice del paese. Il borgo ospita anche un Centro Visitatori del Parco. Nelle vicinanze si trova il Castellaro, nucleo abitato situato in posizione panoramica di fronte ai Sassi sulla sommità di un accentuato pendio, costituito da diversi edifici. Numerosi sono gli elementi architettonici significativi che ne documentano l'origine tre-quattrocentesca. Nei pressi dell'abitato, su un affioramento di roccia, si eleva una imponente torre d’avvistamento del ‘400 isolata a pianta quadrata. Probabilmente faceva parte dei quattro fortilizi: della Rocca di Guidone presso il Sasso di Sopra, della Rocca di Sigizio presso il Sasso di Sotto, della Rocchizzuola e appunto del Castellaro, coi quali i Malatigni realizzarono un ottimo sistema difensivo».

Bibliografia e Sitografia

http://www.prolocoguiglia.it/page.php?15

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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