CENNI STORICI
«Abitato di origine medievale, per alcuni storici cambiò più volte nome. Dapprima fu Targe, o Targine, poi Rocca dei Pagani, quindi Rocca di Tacina. Secondo una leggendaria tradizione seicentesca il toponimo Rocca di Tacina cambiò in Rocca di Bernardo, in onore di Bernardo del Carpio, che lo ricostruì e lo popolò, dopo avere cacciato i Saraceni, che occupavano la rupe. Per altri si chiamò “Vernauda” perché esposto all’aria primaverile oppure, forse con qualche ragione in più, dal nome del ladrone Bernaudo, che vi aveva fatto il suo covo e luogo obbligato di sosta e di passo, dove depredava i malcapitati viandanti1. Altri ancora legano la sua origine alla ribellione di Abelardo, figlio di Onfroi, uno dei fratelli di Roberto il Guiscardo. Il ribelle tra il 1070 ed il 1076 si rinchiuse nella Rocca di Santa Severina, dove fu assediato dapprima dalle truppe di Ruggero, alle quali poi si unirono anche quelle del fratello Roberto il Guiscardo. Nell’occasione fu posto il blocco al ribelle, costruendo nelle sue vicinanze tre "castelli". Roberto il Guiscardo affidò il primo a Hugo Falloc, il secondo a Rainaldus (Renaud) de Simula ed il terzo a Herbertus Falloc, fratello di Hugo, e ad Custinobardo (Tustinus le Barde), fratello di Rainaldus de Simula2. Secondo alcuni storici i tre castelli sarebbero Rocca Bernarda, Rocca di Neto e Belvedere Spinello. Questa ipotesi non è condivisa da altri per i quali almeno uno dei castelli sarebbe stato Catanzaro, a convalida di ciò portano il fatto che il normanno Hugo Falloc, al quale sarebbe stato assegnato la custodia di uno dei tre castelli, fu conte di Catanzaro. Qualunque sia la verità, le versioni situano l’origine della fortezza sulla rupe, in un periodo compreso tra la fine dell’occupazione bizantina e l’inizio di quella normanna. Periodo storico in cui compaiono nei documenti le tre rocche di Rocca Bernarda, Rocca Santa Severina e Rocca San Petro de Cremastro. La prima a controllo del passo sul fiume Tacina, la seconda sulla via che collega le vallate del Tacina e del Neto, la terza dominante il passo sul Neto. Risulta evidente da queste considerazioni che l’origine e lo sviluppo di Rocca Bernarda fu legato alla sua particolare posizione sulla via che collegava i pascoli della marina con quelli della Sila e gli abitati della contea di Crotone con quelli della contea di Catanzaro. La rocca venne sempre più assumendo importanza dopo che la decadenza e la distruzione degli antichi centri costieri, situati sul golfo di Squillace, a causa delle devastazioni dei saraceni e dei pirati, portò anche all’abbandono della antica via romana che li univa. ...».
Bibliografia e Sitografia
http://www.archiviostoricocrotone.it/doc/storia_roccabernarda.htm https://castelliere.blogspot.com/2014/02/il-castello-di-sabato-22-febbraio.html
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