Rocca Canterano (resti delle fortificazioni)

CENNI STORICI

Rocca Canterano sorge sulla cresta di una rupe inaccessibile che guarda il versante dell’Aniene. Il paese presenta un duplice paesaggio; dalla Via Sublacense si distingue, in lontananza. solo una scoscesa parete rocciosa coronata da una fila di casupole che si stagliano, sull’orizzonte, con un profilo netto e dentellato. Sul versante opposto l’aspetto è più complesso: l’aggregato urbano si mostra addossato alla costa di un monte dal quale emerge la chiesa, alcuni fabbricati di rilievo ed una molteplice schiera di casette che riempiono ogni spazio seguendo le stradine che s’intrecciano fra loro. In basso, vicinissima, gli si affianca Canterano da cui prende il nome. Più in alto invece, sulla fine del monte, si adagia Rocca di Mezzo, frazione di Rocca Canterano, che anticamente costituiva il diciassettesimo castello dell’Abatia Nullius di Subiaco. La formazione dei tre centri, quali si presentano ancor oggi, risale al Medioevo ma la loro antica origine è più remota. Prima di giungere a Rocca Canterano, nel punto in cui la strada diverge, a sinistra, per andare verso Rocca di Mezzo, tre resti di epigrafi latine, murate come per formare un piccolo monumento, recano la seguente spiegazione: “Frammenti di lapidi romane attestanti l’antica origine di Rocca Canterano e Rocca di Mezzo”. ... Nel secolo scorso vari studiosi, riferendosi esclusivamente ai documenti del Regesto Sublacense. del Chronicon e del Regesto della Chiesa di Tivoli, tentarono di individuare l’anno di fondazione di Rocca Canterano. Un documento datato 20 agosto 867 nomina solo il “montem qui vocatur cantorano”, quindi quelli successivi indicano il fundus, il casale fino alla formazione del castellum che corrisponde all’odierno Comune di Canterano. Nella bolla di papa Giovanni XVIII del 1005, Canterano è detto casale, fondo prossimo al Monte Pietra dove dovevasi costruire un castello. Nella bolla di Paolo II diretta all’abate Giovanni il castello risulta costruito; si nomina infatti il “Castrum Cantoranum cum Rocca sua”. Rocca Canterano non fu però la sola fortificazione sorta lungo i monti Ruffi perché più in alto sono ricordate altre rocche. In un documento dell’anno 1121-1145 vengono enumerati i beni che l’abate Pietro di Subiaco avrebbe dovuto restituire ai Tiburtini. Si nomina: “Rocca de monte de Grofo – Rocca de medio – Roccam de Cantorano et ipsum Cantoranum”. La Rocca di monte Grufo, chiamata contemporaneamente Rocca Martino (Rocca Martini et Rocca de Mesu et Rocca Cantorani), è ubicata sempre nell’odierno territorio del Comune di Rocca Canterano e corrisponde ai ruderi che, in località fonte Martino in prossimità di Rocca di Mezzo, sovrastano il paese di Marano. Una serie di rocche, dunque, rispondenti ad un preciso sistema di fortificazioni realizzate per la difesa ed il controllo del territorio. Questi centri nascono sotto l’impulso dell’abbazia di Subiaco e ne seguono le sorti, fino alla formazione degli attuali Comuni, ma le origini di queste comunità affondano in un passato più remoto.

Bibliografia e Sitografia

https://www.cmaniene.it/comuni/rocca-canterano/

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XII sec.

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