Rieti (palazzo Potenziani)

CENNI STORICI

L’imponente Palazzo Potenziani Fabri, prestigiosa sede della Fondazione Varrone, domina il profilo meridionale della città. Eretto ai margini dello sperone roccioso su cui sorse la Reate sabino-romana, è il risultato di una secolare sequenza di interventi edilizi volti ad unificare fabbricati preesistenti. Il primitivo nucleo del palazzo risale al XIII secolo: a quest’epoca risalgono gli elementi strutturali di più edifici che recano traccia degli interventi di consolidamento seguiti al terremoto del 30 novembre 1298. Nel corso del XVI secolo, le singole unità, di cui era stata a lungo proprietaria la famiglia Pasimelli, passarono nelle mani dei Fabri, per essere fuse in un unico complesso edilizio. Alla committenza dei Pasinelli, qui residenti fra il XIII ed il XV secolo per almeno duecento anni, si deve la decorazione a fresco di due sale al primo piano, nonché il quattrocentesco soffitto ligneo a lacunari di una sala al pianterreno, fittamente dipinto con motivi zoomorfi e fitomorfi che s’intrecciano intorno agli stemmi Caselli e Pasinelli. Si tratta di alcune fra le più antiche e meglio conservate pitture parietali a Rieti, purtroppo ignote alle fonti d’archivio ma stilisticamente riconducibili all’ultimo quarto del XIII secolo. La proprietà del palazzo passò durante la prima metà del XVI secolo alla famiglia Fabri. Sono con ogni probabilità i nuovi proprietari a promuovere nella seconda decade del XVII secolo l’unificazione dei preesistenti edifici in un unico, imponente palazzo.

Bibliografia e Sitografia

http://www.fondazionevarrone.it/navigator.php?ID=SEDE

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XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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