Reggio Calabria (mura medievali)

CENNI STORICI

«Quando i Bizantini giunsero a Reggio, essi videro che i cittadini ormai da tempo non si preoccupavano più del mantenimento della propria cinta muraria, visto il lungo periodo di generale benessere garantito dall'Impero Romano, così per far fronte all'avanzata dei barbari, il generale Belisario fece fortificare nuovamente la città per difendere il porto, importante collegamento con la capitale Costantinopoli e con i commerci del Mediterraneo, e munì la città di torrioni angolari, che segnavano il perimetro delle mura di una città non sviluppata più sulle colline, ma piuttosto lungo la fascia costiera, più vicino al porto appunto. Con l'arrivo dei Normanni, che confermarono in Reggio la capitale del Ducato di Calabria, dovendo costruire il Palazzo Ducale e la nuova Cattedrale di rito latino, la città fu allargata verso Sud. Dunque la cinta muraria, che sotto i bizantini aveva il suo limite sud-orientale nell'angolo dove oggi sorge il Castello Aragonese, fu estesa all'incirca fino alla sponda destra del Calopinace. Tale assetto delle mura, che andava dai corsi d'acqua del Calopinace a Sud fino all'Annunziata a Nord, subì modificazioni solo nella costruzione di torrioni angolari, batterie e forti lungo il perimetro, e rimase in piedi fino al disastroso terremoto del 1783. Dopo il sisma infatti il governo del Regno decise di far abbattere ciò che rimaneva delle antiche mura medievali di Reggio».

Bibliografia e Sitografia

http://it.wikipedia.org/wiki/Fortificazioni_di_Reggio_Calabria#Mura_e_bastioni_di_Reggio_medievale

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