PORTOMAGGIORE (castello o Rocca di Porto)

CENNI STORICI

Dopo il 1000 la pieve di Santa Maria in Porto, coinvolta nelle contese tra Ferrara e Ravenna, registra un certo sviluppo in corrispondenza con l’arginatura delle acque che favoriscono la formazione di campi nelle terre alte. Alla fine del sec. XII, con la vittoria su Ravenna riportata dal Comune di Ferrara, Portomaggiore entra definitivamente nella sfera d’influenza del capoluogo e, per accordi successivi, gli Estensi perfezionano la conquista che è mantenuta e difesa da un castello fortificato. Gli Estensi, per meglio definire i propri possedimenti, fecero scavare nel 1277 una Fossa (la Fossa di Porto) che dal Po di Primaro, includendo Portomaggiore, Sandolo, Maiero, Ripapersico, Consandolo e Portoverrara raggiungeva le valli di Comacchio.  Pur con la presenza di queste opere idrauliche tutto il territorio doveva essere continuamente difeso dall’impeto delle acque durante le piene. All’ombra delle mura del castello di Portomaggiore, a riprova dell’importanza assunta dal territorio, attorno al 1353 fiorì una scuola privata, mentre per un’autentica scuola di grammatica, pubblicamente sovvenzionata, bisognerà aspettare il 1732. Altro episodio che ha segnato la storia del territorio risale al 1396 e riguarda la risoluzione della contesa fra gli insorti comandati da Azzo Este contro le forze del Consiglio di Reggenza in nome del legittimo Signore, Nicolò III. Una vera e propria carneficina che lasciò sul campo circa settemila uomini e per seppellirli dovettero accorrere da Ferrara i “Battuti Neri” una specie di croce rossa dell’epoca. Sempre dal Castello di Portomaggiore giunge a noi la prima documentazione certa dell’esistenza nel 1424 della Fiera. Il 12 agosto di quell’anno Parisina Malatesta, la sventurata moglie di Nicolò III d’Este, per timore che il focolaio di peste scoppiato a Ferrara potesse diffondersi a Portomaggiore in occasione della Sagra del 15 agosto (Assunzione della B.V.) dal castello di Porto inviò ai suoi fattori la seguente lettera: “Fati fare una crida per parte de Vicario che, a la pena che pare a lui, non venga alcuno da Ferrara a la festa de Porto”.  Poi nei secoli che seguirono la Sagra divenne sempre più sfarzosa anche in seguito al miracolo della Madonna dell’Olmo nel 1660. Varie testimonianze e documenti parlano dell’importanza per i territori del ferrarese di questa fiera fino al 1896 quando cambiò data e venne spostata al 20 settembre, data della presa di Porta Pia. Del Castello, dopo la devoluzione allo Stato della Chiesa del 1598 da parte degli Este del Ducato di Ferrara, sono nei secoli scomparse le tracce, anche se mappe ritrovate negli archivi di Modena (dove gli Estensi si trasferirono) lo collocano sotto l’attuale Piazza della Repubblica.

Bibliografia e Sitografia

https://castelliemiliaromagna.it/it/localita/038019-portomaggiore

Articoli di approfondimento

CITTÀ

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XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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