CENNI STORICI
«Il simbolo del centro storico di Pordenone è sicuramente l’antica Loggia comunale, realizzata nel XIII secolo completamente in laterizio, sulla parte più alta del promontorio che si affaccia alle acque del fiume Noncello. L’edificio è a pianta trapezoidale e parte del pianoterra è semichiusa da ampi archi ogivali; il primo piano è occupato completamente dalla sala del Consiglio comunale. Ha trovato la sua conformazione definitiva con l’inserimento del corpo centrale sporgente realizzato nella prima metà del Cinquecento, a sancire simbolicamente l’accorpamento del territorio pordenonese alla Repubblica Veneta. Nella parte superiore dell’elemento inserito sulla facciata fu realizzato un grande orologio astronomico-lunare, sulla cui sommità furono posti due cosiddetti mori (in realtà due paggi che reggono lo scudo con lo stemma della città ed i segni del dominio di casa d’Austria) in pietra, battenti le ore (recentemente ristrutturati e sostituiti da due copie. Gli originali sono collocati presso il Museo d'arte). In tempi recenti, nel 1928, l’edificio è stato ampliato dall’architetto Cesare Scoccimarro, che ha sfruttato lo spazio libero dietro il corpo di fabbrica che lo separava dai vecchi edifici verso sud. Qualche decennio dopo, alla fine degli anni Sessanta, a seguito dei risultati di un concorso pubblico nazionale, è stato realizzato l’edificio che ha accorpato molti servizi comunali, su progetto dell’architetto milanese Ignazio Gardella, che ha inoltre previsto il riutilizzo di tutti i vecchi edifici dell’isolato che si affaccia su piazza S. Marco. La nuova struttura di Gardella segue in parte lo stile di questo maestro dell’architettura moderna, già espresso nella famosa Casa alle Zattere di Venezia. Il Palazzo comunale di Gardella presenta però, oltre ai materiali tradizionali storici dell’architettura veneta, come il paramento in cocciopesto rosa e le profilature in pietra bianca d’Istria, degli elementi caratteristici propri. In particolare, la facciata si presenta quasi sospesa, per effetto del notevole sbalzo delle strutture orizzontali verso l’esterno, che hanno alleggerito notevolmente l’aspetto complessivo dell’edificio, facendolo somigliare a un merletto chiuso verso il basso da particolari archetti in pietra ribassati».
Bibliografia e Sitografia
http://www.pordenonewithlove.it/it/luoghi-cultura/o/487/Palazzo-del-Comune-Municipio?id_cat=16
Articoli di approfondimento
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XIX sec.
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