Pondo (fraz. di Santa Sofia, ruderi del castello)

CENNI STORICI

I ruderi si trovano sulla sommità di una collinetta, invasi dalla vegetazione e seminascosti da un boschetto.
Restano solo una parte delle mura ed alcuni vani semiinterrati.
Potente castello, si trovava sulla strada che da Galeata conduceva alla valle di Bagno.

Probabilmente di origine romana, è ricordato con certezza fin dal 1200 assieme ai vicini castelli di Civitella, Castelvecchio, Collina per essere stato ceduto a Guglielmo, Arcivescovo di Ravenna.
Passò poi nel 1364 agli Ubertini, alleati dei Conti Guidi.
Oggetto di assedi da parte di Federico Barbarossa e di Uguccione della Faggiola, dagli Ubertini il castello passò ai Malatesta in epoca imprecisata, comunque in una pergamena di Camaldoli del 1496 è ricordato Larnberto Malatesta conte di Pondo.
Il Duca di Borbone il 17 aprile 1527 passò per la valle di Pondo per recarsi a Corzano, di questo passaggio esistono due versioni contrastanti date dallo stesso Girolamo Naselli (oratore del duca di Ferrara)
In una prima lettera scrisse che il castello fu distrutto, mentre in un'altra lettera scrisse:
"Gli Spagnoli vollero pigliare per forze una bella fortezza chiamata Ponte [Pondo] alla quale furono morti di essi da cinque a sei e conoscendo la impresa difficile l'abbandonarono."
Nel 1595 il castello era nella maggior parte distrutto.

Bibliografia e Sitografia

https://www.appenninoromagnolo.it/castelli/pondo.asp

Articoli di approfondimento

CITTÀ

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.