Poggiomirteto (borgo, castello, porta Farnese)

CENNI STORICI

L’abitato di Poggio Mirteto è distinto in due parti nettamente separate dalla maestosa Porta Farnese, all’interno di questa si trova l’antico borgo, le cui case medievali degradano sulle pendici del colle, cinte da dagli avanzi delle trecentesche mura e disposte ai lati di un dedalo di vie strette e tortuose, cordonate e scalettate, che conducono alle antiche porte. Appena all’interno di Porta Farnese, su una breve strada, incombe la mole massiccia e severa del o crociate mentre il grande portale ottocentesco fu fatto erigere dal cardinale dal cardinale Lambruschini. All’esterno di Porta Farnese - ornata dallo stemma del paese e dall’arma della potente famiglia laziale - si apre la vasta piazza pianeggiante, dominata dalla Cattedrale del’Assunta, costruita a partire dal 1641, terminata nel secolo successivo e restaurata nel 1843 e della Chiesa di San Rocco, contornata da edifici relativamente recenti e abbellita dal monumento ai Caduti eretto al suo centro, opera del Balestrieri. ... Porta Farnese, detta Porta di Piazza prima di prendere il nome dalla famiglia dominante, che l’abbellì come attualmente si mostra, era una delle quattro porte che si aprivano nel recinto difensivo di Poggio Mirteto. È stata aperta nel ‘400 insieme alla Porta di Sotto poiché aumentarono le abitazioni con quelle fabbricate dai “Montorsesi” e si dovette successivamente aumentare, per ragioni di sicurezza, anche la cinta di mura; i due ingressi andarono ad aggiungersi a Porta Giannetta, ancora esistente e a Porta Superiore o Romana, successivamente demolita. Tali porte insistevano in un sistema murario di difesa ritenuto molto valido, tanto è vero che Alfonso d’Aragona, duca di Calabria, condottiero dell’esercito napoletano, non osò assalire il castello limitandosi a tenere sotto controllo la reazione dei suoi abitanti al passaggio dei suoi armati. Sulla Piazza dei Martiri della Libertà si aprono diversi edifici e monumenti fra cui S. Rocco, la Cattedrale dell’Assunta, il Municipio e quindi Porta Farnese.

Porta Farnese chiude prospetticamente la piazza dei Martiri dei Libertà. La sua costruzione, voluta da Alessandro Farnese, ed inquadrabile nella nobilitazione e riorganizzazione urbanistica che il Commendatario volle dare alla città, fu iniziata nel 1573 e terminata nel 1577. Il Cardinale Alessandro Farnese, abate Commendatario, aveva restaurato e ampliato anche il palazzo abbaziale che fu completamente trasformato. Chiamato anche la ”Rocca” o Palazzo Episcopale, con la sua mole domina sull’abitato e sul territorio circostante e questa d’altra parte era la funzione per cui fu costruito, quale sede dell’autorità, a partire dal primitivo castello duecentesco e poi, con modifiche ed aggiunte successive, fino a divenire la sede degli abati di Farfa. Il castello rappresentava il cardine ed il fulcro delle opere difensive del borgo costituite, oltre che dal castello stesso, dalla cinta muraria con i suoi bastioni e dalle porte Giannetta e Romana. La struttura originaria del castello, interna ed esterna ha subito nel corso dei secoli diversi e successivi rimaneggiamenti, soprattutto quando nel ‘400 mutò la sua funzione originaria per divenire sede principesca dell’abate commendatario di Farfa, poi nell’Ottocento quando furono aggiunti i corpi di fabbrica ad accogliere il seminario e subito dopo quando ospitò una guarnigione militari ed i sotterranei adibiti a prigione, funzione questa rimasta fino alla Seconda Guerra Mondiale. Numerosi altri interventi marginali riguardarono l’apertura o lo spostamento di finestre, l’apposizione di fregi marmorei e la ristrutturazione della porta principale d’accesso. Nel 1588 fu murata Porta Romana, che era stata, in origine, costruita sulla parte orientale delle primitive abitazioni e fu creata una porta spostandola verso il Palazzo abbaziale. Nella prima metà del ‘600 sembra che sorgesse anche la casa Comunale, ampliata, più tardi, nei primi del 1700. Si può dire che in tutto il 1600 lo sviluppo di Poggio Mirteto sia in pieno fervore di operosità e, con lo sviluppo edilizio, anche tutti gli altri aspetti della vita civile assunsero importanza.

Bibliografia e Sitografia

http://web.tiscali.it/microsislavori/poggio-m/arte.htm

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XII sec.

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