Pietravairano (castello)

CENNI STORICI

Il documento più antico, nel quale è menzionato il castrum Petrae, risale al 1070 e si conserva nell’Archivio di Montecassino. Pietravairano fece parte della Baronia di Roccaromana ed in seguito fu feudo, tra gli altri, dei Montaquila, dei Marzano, dei Consalvo ed infine dei Grimaldi che lo possedettero con il titolo di marchesato sino al 1805 quando la feudalità fu abolita nel Regno di Napoli. Nel 1544 il feudatario don Paolo Mastrogiudice concesse ed approvò gli Statuti Municipali che il 15 febbraio 1547 ottennero anche il Regio assenso. Negli Statuti, quantunque non sia presente un’organica suddivisione per materia, è possibile distinguere, in funzione dell’interesse tutelato, le norme attinenti al settore pubblico (attività amministrativa, commerciale, giudiziaria e di polizia locale) da quelle concernenti il settore privatistico, rappresentate in massima parte dalle norme relative ai danni dati, cioè ai danni provocati alle proprietà private da animali o da persone. L’agglomerato medievale era racchiuso da una cinta di mura, con numerose torri rotonde, che iniziava e si concludeva con il Castello che conserva tuttora l’intera cortina con due porte, una dal lato del paese e l’altra verso la montagna; nel suo interno vi sono una grande e robusta torre a forma cilindrica, una piccola Cappella dedicata alla Santa Croce e grandi cisterne sotterranee per raccogliere e conservare l’acqua piovana. Nella fortezza era ubicato il carcere locale.

Bibliografia e Sitografia

http://www.comune.pietravairano.ce.it/index.php?option=com_content&view=article&id=57&Itemid=97

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

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