CENNI STORICI
Il palazzo è collocato al centro della piazza del paese, accanto al campanile della chiesa di San Rocco. Il castello risale al periodo medioevale ed ha subito, nel corso dei secoli, degli interventi di restauro che hanno alterato l’antica struttura a carattere militare. Attualmente il castello si presenta nelle vesti di dimora signorile, lontano quindi dai canoni medioevali. Il suo antico assetto a pianta quadrangolare, le sue mura robuste nonché le classiche torri a carattere difensivo fanno supporre che il castello abbia origini normanne. Sulla facciata ovest, è ancora visibile il ponte levatoio che veniva sollevato attraverso un sistema di carrucole; inoltre, la sua presenza fa ipotizzare che la fortezza anticamente, era delimitata da un fossato. Le fonti ci attestano che nel 1463, il castello subì un attacco violento da parte di Antonio Caldora, con la conseguenza che non solo il castello ma anche l’abitato andarono distrutti. Verso la seconda metà dell’800, il castello venne impreziosito con l’elevazione di un'altro piano, voluto dalla contessa Ortensia d’Avalos. Per la costruzione, fu utilizzato il materiale recuperato dalle cave di Petacciato al fine di conferire al castello le fattezze medioevali. Quando il castello divenne di proprietà del marchese Domenico Battiloro, questi però lo abbandonò utilizzandolo come deposito di grano. Il palazzo è ubicato in una posizione poco strategica rispetto alle altre fortezze presenti nella regione. Una descrizione dettagliata della struttura venne fatta nel 1906 dall’avvocato di Ortensia d’Avalos. Stando a quanto detto nel documento, l’edificio si ergeva su due piani al di sotto dei quali vi erano dei locali sotterranei adibiti a cantine e a depositi di armi. La fortezza aveva due giardini con piante ed alberi pregiati. Nel documento sono menzionati anche altri due edifici, fatti edificare su comando della famiglia d’Avalos. Questi sono ubicati all’esterno del centro abitato e utilizzati l’uno come caserma dei carabinieri, l’altro come magazzino per la conservazione del grano. Quando il castello era abitato dai d’Avalos, godeva di un gran splendore; difatti era arredato con molto gusto; vi erano mobili e suppellettili di grande valore. I proprietari tolsero tutti gli elementi architettonici relativi al periodo medioevale. Nella sala del piano terra venivano organizzate feste e cerimonie nonché banchetti caratterizzati da piatti a base di selvaggina. Le camere da letto erano addobbate da statue, bronzi, animali mummificati e collezioni di monete e di armi molto antiche. Attualmente la fortezza si presenta nelle sembianze di una vera e propria residenza alla quale ci accede solo dopo aver percorso un giardinetto recintato. La struttura è modesta e presenta come unico elemento antico la merlatura risalente all’800 voluta da Ortensio d’Avalos. Le facciate sono caratterizzate da intervalli di finestre rettangolari circoscritte da cornici in pietra. Quest’ultima riveste l'intera struttura , anche se a seguito dei lavori di restauro è stata intonacata conferendo all’edificio un aspetto poco armonico. A sinistra dell’ingresso, la facciata è interamente ricoperta di edera.
Bibliografia e Sitografia
Palazzo Ducale Battiloro o "Castello" — Molise Coast
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
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SITO UFFICIALE
IMMAGINI