CENNI STORICI
«L’impianto originario del palazzo della famiglia Mosca risale ai secoli XVI-XVII; si deve però al marchese Francesco (1758-1811), tornato in città dopo la formazione nella splendida corte parmense, la sontuosa ristrutturazione settecentesca firmata dall’architetto Luigi Baldelli, probabile allievo del Lazzarini. Insieme a Villa Caprile sul San Bartolo, la residenza gentilizia nei pressi della piazza principale rappresentava lo status symbol dei Mosca, ricchissimi mercanti bergamaschi giunti a Pesaro verso la metà del ‘500. La loro ascesa economica e sociale aveva fatto del palazzo, sempre pieno di aristocratici e letterati, uno dei fulcri della vita culturale e politica della città. Tra gli altri vi sostano il celebre avventuriero Giacomo Casanova, lo scrittore Sthendhal ma soprattutto Napoleone Bonaparte arrivato a Pesaro il 6 febbraio 1797. L’edificio corrisponde ad un intero isolato ed è caratterizzato dalla presenza di tre corti centrali in successione; un grande portale bugnato occupa mezza facciata incorniciando un maestoso portone. Oltre che di una pregevole pinacoteca, confluita solo in minima parte nei Musei Civici, il palazzo era dotato anche di una ricca biblioteca ora all’Oliveriana. Dopo aver ospitato la marchesa Vittoria fino al 1844, l’edificio rimane dimora della sorella Bianca e del marito Tommaso Chiaramonti. Divenuto di proprietà comunale dopo vari passaggi, tra il 1922 e il 1936 è scelto come sede dei Musei Civici, fino ad allora a Palazzo Ducale. Durante la seconda guerra mondiale, i bombardamenti del ’44 ne distruggono l’ala destra, ricostruita nel 2009. Oggi continua ad ospitare i Musei Civici: la biglietteria, la ‘Stazione Vittoria' e parte dei depositi al piano terra; al primo piano gli uffici e la biblioteca; al piano superiore le sale espositive».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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