CENNI STORICI
«Fatto costruire dal duca Francesco IV nella località di montagna allora più facilmente raggiungibile da Modena, grazie alla via Giardini, già realizzata nella seconda metà del ‘700, fu progettato da Sante Cavani ingegnere, matematico e professore dei Cadetti Pionieri, secondo i canoni neo classici del tempo con un preciso impianto simmetrico. La posa della prima pietra avvenne il 1° novembre 1830, con una fastosa cerimonia della quale si sono rinvenuti interessantissimi documenti nell’archivio comunale. In quell’occasione, come era usanza dei tempi, si posero nelle fondazioni, entro cassette di piombo, medaglie e monete a testimonianza del periodo storico e del duca allora regnante. La direzione di questo primo periodo fu affidata al cap. ing. Sigismondo Ferrari: i lavori andarono a rilento fino all’autunno del 1835 anno in cui furono sospesi i lavori per poi riprendere nella primavera del 1838 sotto la direzione del cap. ing. Armodio Cavedoni. Nel 1846 Francesco IV muore, gli succede suo figlio Francesco V il quale usa il Palazzo come residenza estiva per poco più di un decennio fino all’Unità d’Italia. In quell’epoca il Palazzo era così utilizzato: piano sotterraneo per le cantine, piano terreno per servizi e cucine, piano nobile, comunicante con il Parco attraverso il pontile sul retro, per la residenza della famiglia reale; secondo piano per le stanze della servitù. L’architettura del Palazzo si avvale anche di un accurato studio degli elementi di arredo esterni, come lo scalone di accesso dalla via Giardini, a doppia rampa ellittica e le recinzioni modulate su piastroni tondi di varie dimensioni, da quelli piccoli della Fontanina e del Palazzo dei Cacciatori, fino a quelli grandi di accesso al Parco».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
IV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
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