CENNI STORICI
La Torre Belcredi è l'unica torre gentilizia ancora intatta ed è la più alta di Pavia. Essa appare oggi conservata integralmente nella forma e nelle funzioni, a parte la costruzione di un locale sopra il primo solaio. La consistenza strutturale della Torre conferma le ipotesi avanzate in letteratura in sede storica in relazione alla finalità di questi edifici: essa infatti non presenta caratteristiche che depongano per una fruizione residenziale (la muratura interna non presenta tracce di ammorsature, di pannelli divisori o di elementi decorativi).La cubatura degli ambienti risulterebbe comunque insufficiente, soprattutto unita all'imperfetta planarità dei pavimenti (in cui l'estradosso delle volte è in vista e non coperto da mezzane di terracotta). D'altro canto la dislocazione della Torre (prossima a quella della Mostiola) ne compromette le finalità belliche: la valenza simbolica risulta così confermata. Coerentemente con le caratteristiche delle altre torri pavesi, la Belcredi è di forma pressoché quadrata, alta e stretta e con poche e piccole aperture. Anche le altre torri inoltre sono spesso situate agli angoli delle strade e fiancheggiate alla base da un voltane o da altri edifici. Spesso in sommità terminano tronche e possono presentarsi cave sin dal piano terra, poiché l'accesso avveniva all'interno degli edifici confinanti. L'altezza è di circa 60 metri (equivalenti a 100 braccia) e questo dato testimonia che probabilmente non è stata alterata: infatti non appaiono tracce né di sopraelevazioni né di decapitazioni. È stata però soppressa una volta che poggiava esternamente sul lato sud della torre. ... Il basamento non presenta il caratteristico rinforzo in conci lapidei che riveste la cortina di mattoni, tipico di altre torri pavesi; poco sopra il piano stradale nel lato est era invece presente fino al 1770 un frammento di una stele in calcare, datato I secolo d.C. L'omogeneità dei materiali impiegati dimostra l'unitarietà del progetto e della sua ben coordinata esecuzione, per unica soluzione e stesse maestranze. Mattoni, calce e legno sono i materiali impiegati. La muratura è "a sacco", cioè formata da due paramenti di mattoni faccia a vista e da un'intercapedine contenente inerti di ciottoli e spezzatura di mattoni, posti in opera in abbondante malta. ...».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
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IMMAGINI