Parma (palazzo Ducale)

CENNI STORICI

Il primo nucleo dell'attuale palazzo fu forse un castello visconteo posto in riva al torrente Parma, a difesa delle mura cittadine. Da quel castello, tramutato in casino dai Sanvitale ai primi del XVI secolo, Ottavio Farnese decise di ricavare la sua nuova residenza, creando un giardino nella grande area verde circostante. Nel tempo schiere di pittori si alternarono a decorare la reggia ducale. Ancora ammirabili sono gli affreschi cinquecenteschi del Mirola e del Bertoia, quelli seicenteschi di Alessandro Tiarini e le raffigurazioni mitologiche di Agostino Carracci, Carlo Cignani e Gian Battista Trotti, detto il Malosso. In un androne interno, ancora nel Seicento, trovava spazio una grande fontana comunicante con l'esterno, poi demolita. Per volere dei Borbone, nel Settecento l'architetto Ennemond Alexandre Petitot intervenne sull'edificio, dandogli un aspetto più classicheggiante. Nuove decorazioni vennero eseguite nelle sale interne tra cui quella spettacolare del Bossi, sulla volta della Sala degli Uccelli. Nell'Ottocento anche Maria Luigia ordinò rimaneggiamenti ad opera di Nicolò Bettoli, il progettista del Teatro Regio. Parte del Palazzo venne distrutta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e in seguito ricostruita. Nell'ultimo intervento è stato realizzato un nuovo impianto di illuminazione dell'edificio. Dagli scavi effettuati nell'area prospiciente il palazzo sono emerse tracce delle mura a difesa della città, di epoca medievale, e un tratto del probabile canale di adduzione per l'acqua della fontana monumentale del palazzo o per le fortificazioni del castello visconteo. Tutto il materiale leggero è stato recuperato e archiviato per successivi studi.

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_del_Giardino

Articoli di approfondimento

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EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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