CENNI STORICI
«"Un bel castillo al cabo alto de la tierra, fuerte y de buena habitacion".Così lo descrive nell'Apprezzo della Terra di Parabita D.A. Sabatino, archivista reale, nel 1678. Realizzato nel tardo medioevo, il castello è stato oggetto nel tempo di ristrutturazioni e restauri che poco han lasciato delle originali caratteristiche angioine. Nei primi anni del 1500 il feudatario di Parabita Francesco del Balzo, conte di Ugento, ospitò le truppe francesi di Francesco I che combattevano gli spagnoli dell'imperatore Carlo V insediati a Gallipoli. Nel 1528 vi fu una storica battaglia contro i gallipolini guidati da Pirro Castriota, il quale sconfisse i francesi usciti dal castello di Parabita. In virtù di tale vittoria Pirro Castriota si trovò acquirente del feudo parabitano. È quasi certo che l'architetto copertinese Evangelista Menga, su incarico dallo stesso Pirro, nel periodo 1540-1545, cominciò a modificarlo, riproponendolo con caratteristiche più vicine alla residenza che a baluardo fortificato, contribuendo comunque al suo rafforzamento sostituendo i vecchi torrioni circolari con i nuovi bastioni, cosiddetti "alla moderna", a pianta lanceolata. L'attuale soluzione è dovuta agli architetti Avena di Napoli e Napoleone Pagliarulo di Parabita che nel 1911, su incarico dell'allora proprietario Raffaele Elia, hanno definitivamente modificato il maestoso maniero rendendolo più gradevole dal punto di vista estetico. È stata dedicata molta attenzione agli ambienti abitativi e di rappresentanza, che si sviluppano in altezza in modo maggiore rispetto ai secoli precedenti, quando l'aspetto più tozzo e le mura più alte meglio si confacevano alla sicurezza dei residenti. Lo stesso inserimento di nuove merlature hanno segnato il tramonto definitivo del vecchio maniero angioino».
Bibliografia e Sitografia
http://www.viaggioadriatico.it/ViaggiADR/rete_interadriatica/beni/catello-di-parabita
Articoli di approfondimento
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