CENNI STORICI
«Venne edificato intorno al 1151 per volere del marchese Ermanno di Verona, ma che fu da sempre osteggiato sia dai veronesi che dai mantovani. Venne parzialmente distrutto e ricostruito nel 1300 da Alberto della Scala a pianta quadrata e dotato di quattro torri angolari. Dopo gli Scaligeri e i Visconti, nel 1400 passò in possesso ai Gonzaga, che lo tennero per trecento anni. Nel 1630 la struttura venne attaccata dalla furia dei lanzichenecchi e nel 1718 e 1729 venne quasi totalmente distrutto. Ciò che rimane del castello sono tre torri e il basamento di una torre appartenuta alla rocca lungo l'argine del fiume». «...Ciò che rimane ora sono tre torri, qualche brandello di cinta muraria, e un basamento di torre appartenuta alla Rocca lungo l'argine del fiume. Oltre il fossato al di là della duplice cortina muraria si notano quattro torri, tre delle quali ancora presenti. Quest'ultime sono partendo da sinistra: la torre campanaria, la torre dell'orologio e la torre delle carceri. Sullo sfondo, sempre collegata alla cerchia difensiva, è possibile osservare la Rocca con le sue torri, tra le quali un alto mastio del quale rimane tuttora il basamento. Nell'interno del Castello addossata alla torre campanaria vi è la Chiesa di S. Maria in Castello. In alto sono riportati alcuni stemmi, a partire da sinistra: l'insegna degli Scaligeri, due stemmi di Ostiglia e sulla destra lo stemma dei Gonzaga. Ciò che rimane ora del Castello di Ostiglia: sulla sinistra la torre detta "delle carceri". Centralmente a ponte di Via Martiri dell'Indipendenza la torre "dell'orologio". Sulla destra la torre "campanaria" situata sull'abside della Chiesa di S. Maria in Castello. La strada che si nota sulla destra è Via Vettori. è questa la torre detta "dell'orologio", ottenuta accostando due elementi di diversa epoca storica. Anteriormente si nota una torre meno elevata e più larga sulla quale veniva sollevato il ponte levatoio. Sul retro è visibile un'altra torre più antica fornita, un tempo, di un ampio portale sostenuto da cardini ancora oggi visibili. Originariamente era una torre semiaperta. Questa presenta un orologio risalente al 1489. Nel 1863, la campana maggiore proveniente da S. Maria in Castello venne sistemata sulla torre per battere le ore. Sono attraversate entrambe da Via Martiri dell'Indipendenza. La torre venne rialzata per far posto ad un ampio serbatoio di acqua potabile ed i merli che si notano non sono quindi originali. Successivamente nel dopoguerra è ritornata all'aspetto che presentava nei primi anni del '900. Attualmente è rimasto ben poco della Rocca, ovvero il basamento del mastio. In particolare quando le acque del fiume sono molto basse altre rovine e frammenti delle mura abbattute si notano a poca distanza dalla riva».
Bibliografia e Sitografia
https://digilander.libero.it/ostiglia/castello.html
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI