CENNI STORICI
Visitandola [l'area del Parco Archeologico di San Lorenzino] si possono cogliere le strutture del Castello di Orco, un insediamento difeso citato in un diploma imperiale del 1162, ma sicuramente di più antiche origini, pervenutoci nel suo stato originario. Non avendo conosciuto l’evoluzione dei tipici manieri medioevali, dotati di articolate opere in muratura, le sue difese erano principalmente costituite dai naturali strapiombi rocciosi e da palizzate in legno poste sui versanti più accessibili. Le strutture militari vennero abbandonate intorno alla fine del XV secolo e del castello medioevale rimangono oggi solo alcuni elementi essenziali: la base di una grande torre sul culmine dell’altura, tratti di cortine murarie e la bellissima Chiesa di San Lorenzino, con gli affreschi e il campanile del XV secolo. Sono inoltre visibili gli interessanti ruderi di alcune abitazioni risalenti al XV secolo e di un edificio di culto del XVI secolo, detto l’Oratorio» - «Il castrum di Orco, l'unico della zona inserito nell'ambito dell'incastellamento avvenuto tra X e XII secolo, si presentava come un complesso fortificato privo di cinta muraria, elemento giustificabile con la posizione stessa dell'insediamento su uno strapiombo roccioso, e culminante con una grande torre a base quadrata costruita con mura di notevole spessore e la porta in posizione sopraelevata rispetto al terreno. Pare che vicino a essa esistesse un edificio e che sotto al terrapieno che le faceva da base vi fosse la cisterna del castrum. A differenza della maggior parte dei castra, nati a scopo difensivo delle vie interessate dai commerci, la sua posizione posta sulla via di collegamento tra l'entroterra e l'area costiera ci fa pensare che non avesse una funzione difensiva, ma che rappresentasse il punto di riferimento di una zona che dal XII secolo si era evoluta seguendo i principi dell'economia curtense, forte dello sfruttamento di un'agricoltura praticata in modo specializzato e dello sfruttamento della forza motrice idraulica, elemento favorito dalla posizione geografica che vede nel proprio territorio il passaggio di un torrente, il Sciusa, e la presenza della Conca di Feglino che rappresenta il bacino del torrente Aquila. Tornando all'insediamento di Orco, la sua fase d'uso copre l'arco temporale che va dalla fine del XII secolo al XV, periodo in cui nei documenti viene citato prima come castrum, poi come curia, locus et fundus e infine come castrum et campagna e tutto tra il 1162 al 1268, come per indicare che l'insediamento si lega e organizza anche le attività nel territorio che intorno a esso gravita. Ancora nel XIII secolo il castello riveste un ruolo di prim'ordine all'interno del marchesato del Finale, cui insieme a Castel Gavone Final Borgo funge da suo secondo cardine. Purtroppo, essendo la vita di Orco così strettamente connessa alle vicende del finalese, la sua importanza andò scemando fino all'abbandono del castrum nel XV secolo quando iniziò anche il lento declino della sua casata fondatrice.
Bibliografia e Sitografia
http://www.savonanews.it/2012/01/07/leggi-notizia/argomenti/riviera-da-scoprire/articolo/il-parco-archeologico-di-san-lorenzino-a-orco-feglino.html
Articoli di approfondimento
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XV sec.
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