Nonantola (torre dei Modenesi o dell’Orologio)

CENNI STORICI
La torre chiamata “Torre Vecchia o dei Modenesi o dell'Orologio” fu costruita dai Modenesi nel 1261 per ospitare un presidio di soldati a controllo del borgo di Nonantola. Il 1261 fu l'anno in cui il Comune di Modena stipulò un lodo con il cenobio nonantolano in cui si sanciva la perdita della giurisdizione temporale dell'abate di Nonantola a favore della comunità modenese. Gli anni che precedettero il lodo e la costruzione della torre furono caratterizzati da una serie di tentativi da parte dei Modenesi di conquistare i territori nonantolani: alle mire espansionistiche modenesi i Nonantolani tentarono di opporsi cercando aiuto da più parti, nel 1131 si allearono con i Bolognesi contro i Modenesi ma prima che la guerra scoppiasse venne stipulata la pace anche grazie all'intervento e alla minaccia di interdetto del papa; ciononostante i Modenesi continuarono a cercare di sottomettere alla propria giurisdizione Nonantola che per anni fu contesa tra Modena e Bologna. In quegli anni l'Italia era travagliata dalle lotte tra Guelfi e Ghibellini; anche Nonantola fu travolta dalla guerra e passò dal controllo dei Guelfi, alleati con i Bolognesi, nel 1248 a quello dei Modenesi nel 1249 per volontà di Bologna per poi ritornare ai Bolognesi nel 1307. La torre dei Modenesi era un elemento fondamentale del sistema difensivo medievale di Nonantola; questo apparato di difesa si era modificato nel corso dei secoli: partendo da un sistema di fossati a ridosso del complesso abbaziale si arrivò, a metà dell'XI secolo, all'innalzamento della cinta muraria voluta dell'abate Gotescalco, che racchiudeva uno spazio che comprendeva il monastero e le abitazioni della comunità rurale. A questo periodo storico sono riferibili le tracce di una porta fortificata che conduceva al monastero; le strutture appartenenti a questo sistema di accesso al borgo, che si conservano ancora in minima parte in alzato, sono state indagate durante agli scavi archeologici condotti nel 2004 dall'Università Cà Foscari di Venezia. Nel XIV secolo vennero costruite numerose strutture annesse alla torre: sul lato ovest fu edificato un rivellino (fortificazione indipendente posta a protezione della porta di accesso alla fortificazione) preceduto da un ponte e sul lato est un altro edificio di rinforzo; fu costruita anche una porta sul margine nord della torre che la collegava con l’angolo nord-ovest della cinta muraria, la torre era ormai parte integrante della Porta del Borgo (allora completamente modificata rispetto alla fase del 1261). Nel XVII secolo la torre fu adibita a prigione e 2 edifici si impostarono su quelli precedenti bassomedievali: a est, fin dal 1623, era presente la casa del custode del carcere e ad ovest era attestato un altro edificio dal 1620 (nel 1833 documentato come negozio Allegretti). Tra 1920 e 1925 vennero demolite le mura del borgo e con esse il fabbricato a 3 piani sul lato est della torre, quello a un solo piano ad ovest e la Porta Vecchia. Durante il XX secolo la torre fu adibita a casa per i poveri e, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu un rifugio antiaereo; oggi è la sede delle attività culturali musicali di Nonantola. La torre, costruita in mattoni, si presenta con una pianta quadrata di 10,7X9,63 metri, ha un altezza di 30,5 metri ed è divisa in 5 piani. La merlatura guelfa con cui originariamente terminava è stata in parte murata e ricoperta da un tetto con in cima un torricino che ospita la campana comunale. Sul prospetto ovest è collocato un orologio documentato dal XVI secolo.
Bibliografia e Sitografia
https://visitnonantola.it/centro-storico/le-torri/item/57-torre-dei-modenesi-o-dell-orologio
Articoli di approfondimento

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XI sec.

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Museo

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