NIBBIANO (torre Gandini)

CENNI STORICI

Torre Gandini viene indicata come un esempio di casa-torre tra i più significativi, del quale peraltro conserva ancor oggi alcune caratteristiche peculiari: piano terra privo di aperture verso l’esterno, portale d’ingresso al primo piano (solo i resti), finestre e feritoie di ridotte dimensioni ai piani superiori. La torre, a base quadrata di 10 metri circa di lato, con muri perimetrali intorno al metro e mezzo, conserva un originale pilastro centrale a base scarpata, nel quale sono ricavati gli alloggiamenti delle travi di sostegno per i piani intermedi e del tetto.
Torre Gandini sorge a poca distanza della Pieve di Stadera, già documentata al X secolo, ed era probabilmente parte di quel sistema difensivo piacentino che si sviluppava sul versante sinistro di Val Tidone, prossimo al territorio Pavese. Infatti, com’è noto, il confine fu teatro per secoli di numerose e cruenti battaglie tra le due città rivali.
Nelle cronache medievali non ricorrono episodi riconducibili a questo luogo, ma nel 1442 Torre Gandini è menzionata in un documento di concessione feudale da parte di Filippo Maria Visconti a Niccolò Piccinino riguardante vari territori posti in Val Tidone. In esso il toponimo compare espressamente come Turre Digaldinis.

Bibliografia e Sitografia

Turismo a Piacenza: monumenti e palazzi a piacenza, torre gandini di nibbiano

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