NEPI (rocca dei Borgia)

CENNI STORICI

Della poderosa fortezza di Nepi rimangono ben visibili le due torri, i ruderi dei due principali palazzi ed i quattro baluardi. La torre quadrata fu, probabilmente, costruita nel periodo romano su resti ancor più antichi. La torre rotonda fu invece costruita tra il 1455 ed il 1503 sotto la dominazione della famiglia Borgia. Nel 1479 il cardinale Rodrigo Borgia fece erigere il palazzo che collega le due torri ed anche i baluardi semicircolari ai quattro angoli, su disegno dell’architetto Antonio da Sangallo il Vecchio. Dal baluardo sud si stacca un braccio fino allo strapionbo di Cavatera, dove è aperta la porta Trionfale o Nica, che immette direttamente sulla via Amerina. È ancora visibile la caditoia per la saracinesca e le cannoniere, il salto d’acqua per alimentare il mulino e lo stemma del Gonfaloniere (la Basilica con le chiavi decussate ed i gigli farnesiani). Dal baluardo nord il braccio giunge al punto dove era la porta Falisca. La porta principale, detta porta Grande o Romana, è situata quasi al centro del rettilineo ed immetteva nella direzione degli altri centri del Ducato: i paesi di Ronciglione, Caprarola, il lago di Bolsena e Castro. Nelle vicinanze di questa porta restano visibile le vestigia di una muraglia falisco-etrusca ricavata da grandi blocchi di tufo sovrapposti (Tito Livio: “Loca opposita Etruriae et velut claustra inde portaeque”). La Fortezza sorge alla confluenza del rio Puzzolo e del rio Falisco, dove si formano le cascate perenni. Nel 1499 ne era castellana la duchessa Lucrezia Borgia, mentre nel 1503 vi soggiorno Cesare Borgia, detto il Valentino. Il papa Leone X cedette il castello al poeta aretino Bernardo Accoliti, detto L’UNICO, che eresse una porta con la seguente incisione: “Unicus custos procul hinc timores” (L’Unico è qui custode, lungi ogni timore). Durante il pontificato di Paolo III, il duca Pierluigi Farnese, investito del Ducato, fece eseguire il progetto dell’architetto Antonio da Sangallo il Giovane, relativo all’estensione delle mura castellane, dall’architetto Torchiarino da Parma ed in seguito dall’architetto Battista Calvi. Ancor oggi sono ben visibili gli stemmi dei Farnese sugli spigoli dei baluardi. Nella Rocca dimorarono per vari motivi i Prefetti di Vico, i Colonna, gli Orsini, i Gaetani, i Borgia, i Medici, i Farnese e gli Sforza. Nel 1895 fu eseguito il progetto preparato dalla Camera Apostolica con l’apertura del nuovo ingresso in Via Galvaligi (ieri Viale Roma). Nei sotterranei del castello si notano vestigia della via Amerina ed una porta di origine etrusca, alcuni affreschi del secolo XV ed un arco medievale, ove si riconosce San Benedetto. Qui vennero rinvenute ceramiche del castello, oggi esposte nel museo civico. Il panorama dalla torre rotonda spazia dai Monti Cimini ai Sabatini, dai Monti Sabini fino al Terminillo ed ai Colli Albani. All’interno di essa sono raffigurate 20 iscrizioni che vogliono tramandare le vicende della fortezza nella storia di Nepi.

Bibliografia e Sitografia

Il Forte dei Borgia – Museo Civico Nepi

Articoli di approfondimento

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XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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