Napoli (forte di Vigliena)

CENNI STORICI
Il Forte di Vigliena, di cui sono visibili solo alcuni resti, si trova in Via Marina dei Gigli. La sua costruzione risale agli inizi del XVIII secolo, probabilmente intorno al 1706, per volere dell’allora vicerè Juan Manuel Fernández Pacheco y Zúñiga, marchese di Villena, da cui prese anche il nome. Alto solo 6 metri per evitare i bombardamenti dal mare, fu parzialmente distrutto durante il conflitto tra i sostenitori della Repubblica Partenopea e le forze sanfediste del cardinale Ruffo, avvenuto il 13 giugno 1799. I primi, a difesa della struttura, vistisi accerchiati e impossibilitati a scappare, decisero di far esplodere l’arsenale per causare il maggior numero di danni nelle fila della fazione opposta. Così, la fortezza fu abbandonata finché, nel 1891, grazie all’iniziativa dei parlamentari Imbriani e Villari, fu dichiarata Monumento Nazionale e restaurata. Tuttavia, nel 1906, una parte di essa fu demolita per lasciare spazio al panificio militare. In origine il forte, realizzato in tufo e pietra vesuviana, era di forma pentagonale, circondato da un fossato largo 9 metri e profondo 5, sui cui lati frontali (lunghi circa 36 metri) erano posti i cannoni, a difesa del porto della città, e numerose feritoie dietro le quali si posizionavano i fucilieri. Vi si accedeva attraverso un rivellino triangolare, posto a protezione dell’ingresso, con parapetto e fucileria di guardia. Nel cortile interno, vi erano alcuni ambienti che, oltre a consentire l’accesso al piano di ronda, venivano usati come deposito. Sempre dal cortile, inoltre, era possibile entrare nei bastioni, dotati di tunnel sotterranei per il trasporto di armi e munizioni.
Bibliografia e Sitografia
https://www.campaniacrbc.it/portal/generaDettaglio.do?idPagina=20H4118&tipoScheda=LC
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XVIII sec.

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