Morano Calabro (castello normanno)

CENNI STORICI

«Col secolo XIII, in cui si ricorda il primo feudatario del luogo, Apollonio di Morano, i discendenti del quale, come quella Signora di Morano che nel 1287 in questa fece prigioniero Manfredi di Chiaromonte, si distinsero sotto Carlo I e II d’Anjou dovette elevarsi il castello. Allora alla primitiva fortificazione, che forse, si componeva di un rude e possente torrione, è probabile si sostituisse il castello vero e proprio dal quale partivano mura qua e là rinforzate da torri. Tre di queste, una quadrata altissima e due cilindriche più tozze, e qualche porta rimaneggiata posteriormente si vedono ancora, unici resti di una cintura murale, nel centro abitato. Tre cerchie di mura, sono ricordate dal Tufarello, che scriveva nel 1599, ed anche l’ultima, alla quale si riferiscono le vestigia nominate, è per lui una cosa remotissima. Dagli Aragonesi il castello, secondo un diploma dell’Archivio L’Occaso di Castrovillari, era considerato regio, ed il primo maggio 1481 la carica di castellano era data a Sansonetto Musitano di Castrovillari familiare della Corte. Al Castellano per consuetudine, dice la Platea di Morano del 1546, il primo gennaio di ogni anno il Commendatario di S. Giovanni da Castrovillari, doveva «portare et consegnare unum porcastrum rotulorum decem ed octo thumulum unum panis boni ed albi et barili unum vini boni». Da Pietro Antonio Sanseverino principe di Bisignano il castello fu poi riedificato tra il 1515 e il 1546. Dopo passò, nei primi del 1600, agli Spinelli principi della Scalea fino a che, si dice, cominciò ad andare in rovina perché bombardato dai francesi nel 1806. La tradizione sembra giusta, perché se Morano onorò in più occasioni Giuseppe Bonaparte che passava per suo il territorio, nei primi giorni dell’insurrezione calabrese, temeva non poco i francesi forse per la distruzione avvenuta. Ciò appare da alcuni documenti contenuti in un registro di pagamenti del 1806 dell’Archivio Municipale. Ma la vera distruzione del magnifico castello fu voluta dagli stessi principi proprietari, che nel secolo scorso permisero di asportare dall’edificio travi e blocchi di tufo».

Bibliografia e Sitografia

https://italiagustus.it/attrattore/1173/castello-normanno-svevo-di-morano-calabro

https://www.isentieridelpollino.it/castelli-rupestri-parco-pollino/castello-normanno-svevo-Morano-Calabro-Pollino.html

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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