Monteverde (castello baronale aragonese)

CENNI STORICI

«Il castello è costruito nel punto più elevato del colle, detto "Seno del Castello", in posizione strategica, infatti, controlla tutta la valle dell’Ofanto. Della sua esistenza si ha già notizia nella seconda metà del IX secolo, pur non esistendo più l’impianto difensivo originario. Ricostruito in età sveva e rifatto quasi completamente nel corso del XV secolo, l’aspetto attuale del castello è quello tipico dell’architettura difensiva quattrocentesca del periodo aragonese, nonostante le trasformazioni subite in epoca sei-settecentesca. In una descrizione del Galluccio nel 1693 il maniero è illustrato nei suoi ambienti e nelle sue strutture come circondato da mura ed avente cinque torrioni con merli. Descrive l’ingresso come "una porta foderata da lamine di ferro". Dice anche che parte del castello è inabitabile. Danneggiato dal sisma del 1694, il castello, l’anno successivo, in occasione delle nozze di Giovambattista Sangermano con Gerolama Deali Valva, fu ristrutturato ed ampliato con la costruzione dell’ala destra. Ancora nel 1930 il castello subì notevoli danni in seguito al sisma che colpì il Vulture. Oggi, grazie ad un progetto di recupero e valorizzazione, messo in atto dal comune di Monteverde, al quale il castello appartiene dal 1990, è stato quasi completamente restaurato. Il castello presenta pianta trapezoidale con torri cilindriche su base scarpata poste agli angoli. Da notare che esso è stato adeguato alla conformazione rocciosa del sito, infatti, essa affiora in più punti alla base della scarpa delle torri. La cortina muraria dal lato dell’ingresso presenta sporgenze e rientranze. Il portale d’ingresso alla corte interna, è leggermente strombato ed in alto, perpendicolarmente ad esso, si trova una mensola sporgente, probabilmente ciò che rimane di quella che doveva essere una garitta. Inoltre, in questo lato, sono presenti, tra la cortina muraria e le due torri scarpate che la fiancheggiano, numerosi fori di alloggiamento delle travi che servirono alla costruzione. Si notano anche le feritoie dalle quali si posizionava l’arciere. La cortina muraria opposta è anche essa scarpata, ma regolare; vi manca però una delle torri. Le cortine murarie negli altri due sensi,sono più brevi. La torre meglio conservata è innestata nello spigolo meridionale. Ha pianta circolare, misura circa 8 m di diametro e si eleva oltre i 12 m. All’interno vi sono tre locali situati uno sull’altro. Da questa torre parte un resto di fabbricato breve (lunghezza 10,50 m,altezza 11 m) dove si nota l’antico ingresso del castello, preceduto da un ponte levatoio oggi scomparso. All’interno, dalla corte, si può accedere ai numerosi ambienti del piano terra adibiti in passato a magazzini, cantine e scuderie. Alcuni locali sono voltati a botte, mentre ad un livello più basso in alcuni ambienti si scorge un accenno di volta a crociera. Sempre dalla corte si accede ai piani superiori ed anche alle stanze più importanti della dimora feudale, soprattutto nel lato occidentale».

Bibliografia e Sitografia

http://www.castcampania.it/monteverde.html

Articoli di approfondimento

CITTÀ

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REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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