Montetortore (fraz. di Zocca, resti del castello)

CENNI STORICI
La menzione più antica dell'insediamento risale al 1179 quando viene citato in una donazione di terre. Fin da tempi molto antichi il borgo fu fortificato e il castello fu, per la sua posizione geografica assai favorevole, ripetutamente conteso fra i Comuni di Modena e Bologna, fino alla sua distruzione avvenuta nella prima metà del '200. Esso era stato infatti edificato in posizione tale da impedire ogni ulteriore costruzione che ne limitasse la vista. Esso venne tempestivamente ricostruito e conobbe nei secoli alterne vicende venendo danneggiato da battaglie e dall'incuria. Sono tuttora presenti alcune testimonianze di questo edificio, costituite da resti di muri con un portale ad arco a sesto acuto del torrione, da una delle torri trasformata in campanile nella prima metà dell'800, da un'interessante cisterna coperta da una poderosa volta a botte. La chiesa, più volte ingrandita nel tempo e che aveva subito gravi danni dall'ultimo conflitto mondiale, è ora interamente restaurata. La sua dedicazione, fin dal medioevo, a San Geminiano, rivendicava l'appartenenza del castello alla città di Modena. La vasta canonica, anch'essa restaurata, è il frutto di diverse fasi costruttive intorno ad un primitivo nucleo quattrocentesco, tuttora testimoniato da un portale in arenaria che reca tracce di gravi incendi e da feritoie dell'epoca.
Bibliografia e Sitografia
https://fondoambiente.it/luoghi/monte-tortore
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

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