Montereale Valcellina (resti del castello)

CENNI STORICI

«I resti del "Castrum Montis Regalis" sorgono sulla cima di un colle situato alla destra del Cellina. La posizione strategica permetteva il controllo della valle sottostante, percorsa dalla strada di collegamento dei diversi siti fortificati che sorgevano lungo la pedemontana pordenonese (tra i quali si possono ricordare in particolare quelli di Maniago, Meduno, Toppo e Pinzano). I primi documenti che citano il castello risalgono al 1203 e numerosi altri attestano le sue vicende sino al XV secolo. Nel documento del 1203 il vescovo di Concordia ottiene l'"abitanza" di Montereale e si fa rappresentare da un "miles" che doveva abitare sopra la torre portaia del castello. Nel castello si sono svolte cinque campagne di scavo sistematico tra gli anni 1983-1986 e il 1990. Tali indagini hanno permesso di verificare, dopo una prima frequentazione del sito in epoca protostorica documentata solo da reperti sporadici, una continuità di utilizzo del monte a scopo difensivo a partire dall'epoca tardo antica. In particolare è stato possibile ricostruire una prima occupazione, da datare al IV secolo d.C., e successivamente una fase, detta "delle fucine" perché caratterizzata da numerose tracce di lavorazione del ferro, che con ogni probabilità risale al periodo altomedievale. Le strutture del castello vero e proprio furono costruite intorno al 1200. Il complesso allora si articolava in una grande torre con cortina muraria, in alcuni edifici, forse abitativi, appoggiati alle mura e in una torre portaia che ne costituiva probabilmente l’accesso principale. Gli archeologi hanno poi riconosciuto testimonianze riconducibili all'abbandono degli occupanti ufficiali del castello, e a posteriori fasi relative a insediamenti provvisori, alla frequentazione da parte di pastori, a crolli e a spoliazioni delle strutture. Gli studiosi ritengono che l'abbandono definitivo del sito sia avvenuto in seguito ai devastanti effetti dei terremoti del 1511 e del 1575. ... Tra i reperti più curiosi provenienti dall'area del castello si deve ricordare il più antico esemplare di scacciapensieri trovato in Friuli, databile al XVI-inizi del XVII secolo».

Bibliografia e Sitografia

http://siticar.units.it/div/pdf/report/itinerario.faces?id=2

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XIII sec.

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