CENNI STORICI
«Cuore palpitante e simbolo per eccellenza di Montemiletto, l'imponente Castello Normanno - noto come "Castello della Leonessa" – si erge su un alto sperone roccioso a strapiombo sul versante sud-ovest, in posizione dominante sul paesaggio circostante e sulla Valli attraversate dai fiumi Calore e Sabato. Secondo alcuni storici, il Castello fu probabilmente costruito fra l'VIII ed il IX secolo, su una preesistente struttura longobarda. Il maniero presenta un impianto pentagonale di cui il maschio quadrato - sul lato sud-ovest - è la parte più antica, costruita dai Normanni (o, comunque, da questi ripristinata dopo l'incendio del 1119). Va, infatti, ricordato che il "castrum Montis Militum" fu edificato, presumibilmente, in Epoca Longobarda, sui resti di una preesistente costruzione romana: una parte delle mura di fondazione poggia, infatti, su un muro in laterizi di epoca romana. Esso fu, poi, rifatto dai Normanni nel XII secolo. Le fondazioni dell'imponente complesso si basano direttamente sul pianoro roccioso, e sono realizzate con pietre calcaree informi di varie dimensioni, legate da malta cementizia compatta. Nel corso dei secoli, la fortificazione - volta a mezzogiorno, in posizione dominante rispetto alla piazza sottostante - ha subito varie modifiche e ristrutturazioni. Incendiato nel 1119, saccheggiato nel 1269 (quando ne era proprietario Giovanni Gaillard), appartenuto - nel 1279 - ad Enrico de Vaudemont e poi, dal 1280 al 1337, ai de La Gonnèse, incamerato dopo il 1381 dalla Corte Regia ed alienato, nel 1410, ad Andrea Francesco Caracciolo, il Castello di Montemiletto fu conquistato, nel 1419, da Algiasio Tocco. In epoca rinascimentale, il complesso fu trasformato in Palazzo Baronale, con larghe finestre ed ampi balconi. Già nel corso del '500, il "Castello della Leonessa" risultava dotato non solo di poderose strutture difensive, rivellini e torri merlate, ma anche di camere residenziali e di numerosi locali di servizio, quali la "Sala grande", la "Cappella della Santa Croce", la Cisterna, il "Giardino", la Prigione, le Stalle, le Cantine, la Cucina e il Forno.
Nell'attuale impianto planimetrico del Castello che - dal luglio del 1419, fino all'eversione della feudalità (1806) - è appartenuto alla Casata dei Tocco, è possibile riconoscere due corpi principali, ben evidenziati e distinti: uno (che, probabilmente, ne costituiva, nel settore occidentale, la struttura originaria con copertura a volte), di forma quadrangolare, con mura scarpate e mastio centrale (4,50 x 5,30 m), coperto a volta; l'altro, di forma poligonale, con due Torri a sezione circolare, più basse dell'interposta cortina muraria, collocate agli angoli sud e ovest (altezza: 13 m; diametro: 4 m). Una terza Torre, a pianta quasi quadrata, situata sullo spigolo di sud-est, in corrispondenza della "Porta della Terra", si eleva su una base scarpata per oltre 12 m; la quarta Torre, ubicata a nord, forse è stata abbattuta e sostituita con l'attuale Torre quadrata dell'orologio, alta circa 15 m, che ancora mostra, sull'architrave della porta d'ingresso, lo stemma di "Mons Militum". Sull'arco d'ingresso al Castello - nella parte interna verso la corte - è collocato uno stemma raffigurante uno scudo sormontato da una corona a nove punte con un filo di perle. Gli interni del prestigioso maniero di Montemiletto hanno subito notevoli modifiche, con apertura di nuovi vani, chiusura di altri e costruzione di nuove tramezzature. Tra i prospetti del Castello solo quello meridionale conserva maggiormente integro il suo aspetto seicentesco. Recentemente restaurato, il maestoso complesso architettonico rappresenta uno dei Castelli medievali irpini meglio conservati. Al "Castello della Leonessa" si accede dall'attuale Piazza Quattro Novembre, attraverso la c.d. "Porta della Terra" realizzata nel vecchio muro di cinta che univa la fortificazione al circuito difensivo dell'abitato».
Bibliografia e Sitografia
http://www.avellinoturismo.it/arte-e-cultura/castelli/item/319-il-castello-normanno-di-montemiletto.html
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