CENNI STORICI
Il grande e marmoreo stemma gentilizio che sovrasta tuttora il balcone centrale sull’ampio terrazzo della sua facciata principale e la solennità austera della sua struttura architettonica vagamente neoclassica, sono stati finora gli unici superstiti elementi su cui fondare verosimilmente qualche ipotesi storica relativa alle origini ed alla appartenenza del grande palazzo ducale di Montefalcone nel Sannio, intorno al quale non si è ancora rivenuta alcuna documentazione scritta. Dalle forme timidamente neoclasseggianti della sua struttura architettonica esternamente rimaste pressochè immutate fino ai nostri giorni ,sembrerebbe doversi pensare alla metà del secolo XVIII come epoca della sua costruzione. In tali individuazione si sarebbe confrontati dall’arma scolpita sullo stemma gentilizio che con la “coppa aurea” (coppola) attorniata da cinque gigli aurei,fu proprio quello della famiglia amalfitana dei Coppola duchi di Catanzaro, i quali ebbero in feudo Montefalcone ed in successione di tempo anche Montemitro, San Felice Slavo, Roccavivara, Mafalda e Castelmauro attraverso vari suoi membri, appunto, dalla fine del secolo XVII (1665) e per tutto il secolo XVIII fino all’eversione della feudalità. Non è stato ancora possibile individuare con esattezza entro quale periodo specifico ebbe inizio e termine la sua costruzione, né, per conseguenza, a quale o quali dei Coppola, utili signori di Montefalcone con diritto di patronato sullo stesso si debba attribuire la sua realizzazione. Dei personaggi della famiglia dei Coppola di Catanzaro citati in altri documenti storici, per l’esercizio della utile signoria e juspatronato su Montefalcone, quali: Andrea (1665); Beatrice (1665); Nicola (sacerdote titolare della chiesa di San Giacomo in Montefalcone, 1665); Rocco (chierico beneficiato dalla stessa predetta chiesa non più esistente,1685); Andrea (1693); Ercolano (1694); Nicola (1702); un’innominata principessa di Montefalcone e duchessa di Catanzaro (1716); Francesco (1793); Andrea (1795), sembrerebbero doversi ritenere protagonisti della progettazione, finanziamento e realizzazione del Palazzo Ducale, proprio l’innominata principessa di cui si ha memoria nel 1793, ma che potrebbe essere stato suo marito. La presenza, però intorno alla base di calpestio del Palazzo, stranamente privo di fondaci interrati e capace originariamente di oltre un centinaio di stanze su appena due ripiani, di un quadrilatero perimetrale di cinta muraria con cilindriche torri di difesa di quattro angoli, le quali sembrerebbero d’epoca ben anteriore al 1700, renderebbe problematica la predetta individuazione epocale ed esteticamente del Palazzo, a meno che si pensi a quest’ultimo, come ora appare, come la costruzione sovrapposta ad altra preesistente in loco alla quale farebbe pensare la vastità dell’area occupata dalla recinzione perimetrale, la quale certamente non sarebbe rimasta libera e sgombra per una disponibilità di costrutto che sarebbe venuto solo nel 1700, se, precedentemente non vi fosse già stata costruita altra residenza forse più modesta o dagli stessi primi Coppola duchi o dai non pochi feudatari di Montefalcone che li precedettero dal sec. XIV al sec. XVII.
Bibliografia e Sitografia
palazzo-ducale Congregazione Sorelle Francescane Della Carita',post (beniculturali.it)
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CITTÀ
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REGIONE
EPOCA
XVIII sec.
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