Monte San Giovanni in Sabina (borgo, torre)

CENNI STORICI

Monte San Giovanni in Sabina è un comune in provincia di Rieti con una popolazione di circa 722 persone ed una superficie di 30,70 Kmq. I Monti Sabini, nei quali è situato il territorio del Comune di Monte San Giovanni, costituiscono i contrafforti occidentali del Montepiano Reatino e separano la Piana di Rieti dalla media valle del Tevere. Si entra nel paese attraverso la porta-torre dell'antico castello, e tra vicoli e viuzze di aspetto caratteristico, si sale verso la parte più elevata del castello di Monte San Giovanni, una possente torre quadrangolare, ora restaurata e dedicata a ricordo dei caduti di tutte le guerre. Lasciato il paese, proseguendo sulla strada provinciale per Poggio Catino, ci si inoltra nel cuore dei Monti Sabini, sulle pendici del Monte Tancia, la parte più interessante, dal punto di vista naturalistico, del territorio di Monte San Giovanni. La gran parte degli abitati che ancora oggi punteggiano la catena dei Monti Sabini sono nati nel Medioevo, intorno all'anno Mille. Gli abitati più solidi, hanno resistito e sono popolati ancora oggi. Una storia quindi ricca di successi, ma anche di molte sconfitte, scandita dal lavoro, dalla fatica degli uomini, e perciò più intensa, più viva. Ancora oggi nell'abitato di Monte San Giovanni in Sabina, emergono con evidenza i segni del suo passato. La torre, simbolo in antico del potere signorile, rappresenta uno dei segni più caratteristici del comune; la cinta muraria, anche essendo stata assorbita gradualmente dall'espansione dell'abitato, delimita con chiarezza lo spazio fisico dell'antico castello, un grappolo di case racchiuso tra le mura e dominato dalla rocca, con poche aperture, le porte, che le raccordavano con l'ambiente esterno.

La prima notizia dell'esistenza del castello di Monte San Giovanni, è contenuta in un contratto di vendita del 1240 conservato presso l'Archivio di Stato di Rieti. In questo anno infatti, Giovanna de Radolfis, ultima discendente della consorteria dei Camponeschi, i grandi colonizzatori delle aree dei Monti Sabini, vendette a Napoleone Orsini i castelli di Poggio Perugino, di Monte San Giovanni, di Montenero e delle Macchie, oggi scomparso, insieme al giuspatronato su di un quarto della chiesa o abbazia di S. Maria de Monte, che era situata nei pressi di Castiglione di Cottanello. Quando gli Orsini acquistarono tutta questa area, l'insediamento era dunque ormai completato. L'opera di conquista agraria e di riorganizzazione territoriale era stata compiuta dai Camponeschi, una consorteria di cui conosciamo molto poco, ma che era stata particolarmente attiva tra il X e il XII secolo nelle aree dei Monti Sabini, da Castiglione di Cottanello fino a Casaprota, per poi scomparire rapidamente senza lasciare molte tracce. Non si hanno fonti scritte della fondazione di Monte San Giovanni e del castello delle Macchie, anche se si può fissarne la data in periodi non molto lontani da quelli dei castelli vicini come Salisano, fondato intorno al 953-961; Mompeo nel 991; Montenero 1038-1085; Muscini, oggi scomparso, nel 1085. A questo periodo di forte spinta verso la conquista di nuove terre, risalgono con molta probabilità i terrazzamenti che impedivano il dilavamento dei terreni che ancora oggi caratterizzano il paesaggio della zona, e il vecchio mulino della Mola, mosso dalla forza idraulica sul torrente Canera. Monte San Giovanni divenne gradualmente il centro principale degli Orsini. In questo periodo furono anche prosciugati numerosi laghetti che punteggiavano le vallate nei pressi del Castello delle Macchie e della Chiesa di San Sebastiano, con indubbio sviluppo delle aree coltivate. Monte San Giovanni rimase in possesso degli Orsini fino agli inizi del XVII secolo, quando il castello tornò alla camera apostolica, che nella seconda metà del Settecento ne concesse in enfiteusi i beni camerali dapprima ad Adriano Antoniazzi e successivamente ad Antonio Flavi.

Bibliografia e Sitografia

http://www.sabina.it/comuni/montsgiov.html

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XII sec.

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