Monte Mauro (loc. di Brisighella, ruderi del castello)

CENNI STORICI

«Il Castello di Monte Mauro sorge in un punto alto e scosceso della Vena del Gesso, su un sito più antico di probabile origine bizantina, e fu edificato per motivi di ordine difensivo e per controllare la valle del Sintria. La prima attestazione storica risale al 953 d.C.; il castrum viene poi citato in un documento di enfiteusi del 1055 d.C. In tale epoca il castello era denominato Montismaioris, probabilmente per la sua collocazione. Nel XIII secolo il sito prende il nome di Mons Mauri. Il Castello fu aspramente conteso tra gli imolesi e i faentini e passò alla fine del secolo alla Santa Sede, ma il casato più legato alla sua storia è quello dei Manfredi di Faenza, che lo acquistarono nel 1309. Con i Manfredi il Castello visse la sua epoca d’oro per oltre un secolo, fino a che non attrasse le mire dei Visconti di Milano a cavallo dei secoli XIV e XV. Nel 1470 il Castello di Monte Mauro venne conquistato da Galeazzo Maria Sforza, padre di Caterina Sforza e nel 1500 dal Valentino Cesare Borgia, che secondo le cronache faentine ne distrusse gran parte. Tra il 1503 e il 1506 Monte Mauro e la stessa Faenza passarono in mano ai Veneziani, da cui poi i Vespignani di Brisighella acquistarono il Castello per salvarlo dalla rovina. Ma ormai la struttura era fortemente compromessa (come testimoniano alcune fonti del 1600) e a ciò si aggiunse l’occupazione di un gruppo di banditi, che richiese l’intervento armato del Legato di Romagna. Il castello rimase in possesso dei Vespignani sino al XVII secolo. Il declino di Monte Mauro si compie inesorabilmente nel 1835, quando crolla l’antica torre, ultimo baluardo del castello. Attualmente sono visibili i ruderi della cinta muraria poligonale, che poggia sul banco affiorante della Vena del Gesso, una torre, una cisterna e paramenti murari di ambienti a incerta destinazione».

Bibliografia e Sitografia

http://www.52domeniche.it/ricerca_scheda.asp?sc_cod=44

Articoli di approfondimento

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XIII sec.

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