Monopoli (torre Cintola)

CENNI STORICI

Carlo V, dopo il 1530, nell'ambito della sua politica di contrasto all'Impero ottomano, rafforzerà ulteriormente (col danaro della città) il sistema di fortificazioni urbano e costiero, costruendo il nuovo castello intorno alla grande porta romana e localizzando torri d'avvistamento lungo la costa in corrispondenza di calette dotate di attracco per una piccola imbarcazione. Anche il castello di S. Stefano sarà inserito in questo complesso sistema difensivo per far fronte agli attacchi provenienti dal mare. Il particolare interesse dei turchi per la città è dimostrato anche dall'accurato atlante del XVI secolo Kitab-i-Bahiryye di Piri Re'is, che riporta una bella vista di Monopoli e dei suoi approdi. Il sistema difensivo costiero monopolitano viene completato alla fine del XVI secolo, tra il 1569 e il 1573, con l'edificazione di cinque torri costiere di diretta competenza della città di Monopoli, tutte comunicanti visivamente tra di loro tramite il castello Carlo V e il castello di S. Stefano: Torre Incina, Torre D'Orte, Torre Cintola, Torre S. Giorgio, Torre Egnazia. Sull'attuale territorio comunale di Monopoli sono ancora conservate (oltre ai due castelli), a sud della città Torre Cintola e Torre S. Giorgio. Torre Cintola fu semidistrutta alla fine della seconda guerra mondiale dalle artiglierie inglesi che la utilizzavano come bersaglio per le esercitazioni e Torre S. Giorgio è ridotta ad un cumolo di macerie. Niente resta di Torre D'Orte, che sorgeva a nord di Monopoli, prima di Torre Incina e che già nel 1820 stava per crollare come notato nel rilievo-studio effettuato in quell'anno da Luca Giannico. Lo schema costruttivo di queste torri era, per tutte quelle citate che insistevano sul territorio di Monopoli, identico; ossia tipico del viceregno a pianta quadrata a tre livelli oltre le coperture. 

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Monopoli#Il_pericolo_turco_e_la_necessit.C3.A0_di_un_poderoso_sistema_di_fortificazioni

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