CENNI STORICI
A fianco dell'abside del Duomo, si proietta verso l'alto, agile e slanciata, nelle sue armoniose proporzioni, la torre Ghirlandina, simbolo della città di Modena. Il vezzeggiativo con cui i modenesi l'hanno battezzata ha origine dalle balaustre in marmo che ne incoronano la guglia, "leggiadre come ghirlande". Edificata come torre campanaria del Duomo, la Ghirlandina ha tuttavia rivestito fin dalle sue origini un'importante funzione civica: il suono delle sue campane scandiva i tempi della vita della città, segnalava l'apertura delle porte della cinta muraria e chiamava a raccolta la popolazione in situazioni di allarme e pericolo. Le sue possenti mura custodivano la cosiddetta "Sacrestia" del Comune, dove erano conservati i forzieri e gli atti pubblici, come la celebre trecentesca Secchia rapita (ora in copia), vile e supremo oggetto di contesa tra modenesi e bolognesi nell'infuriare della storica battaglia di Zappolino (1325). Il dibattito sulla cronologia della Ghirlandina è tuttora aperto perché mancano, per le prime fasi costruttive, fonti storiche dirette, andate perdute in un incendio nel corso del Duecento. I primi cinque piani della torre furono probabilmente eretti in epoca romanica e terminati entro il 1169 o 1179, come dimostra un'iscrizione incisa su un rilievo a motivi vegetali di reimpiego murato nel paramento lapideo al di sopra della seconda cornice marcapiano, sul lato orientale della torre. L'ultimo piano e la guglia ottagonale, squisitamente gotica e in origine ornata da numerose guglie, furono innalzati su disegno di Enrico da Campione tra il 1261 e il 1319. L'esterno della Ghirlandina è caratterizzato da un ricco apparato scultoreo e da un rivestimento lapideo per il quale è stato utilizzato molto materiale di reimpiego proveniente da Mutina romana, come è stato dimostrato dalle indagini scientifiche effettuate durante la recente campagna di restauro iniziati nel 2007. Ogni cornice marcapiano è caratterizzata da archetti pensili semplici o intrecciati e da protomi figurate, molte delle quali sono state sostituite con mensole geometriche in occasione di passati restauri. Negli spigoli delle prime tre cornici, vi sono inoltre dei prestigiosi blocchi angolari scolpiti con figure fantastiche desunte dai bestiari medievali (prima cornice), figure animali (seconda cornice) e figure umane (terza cornice). All'interno della Ghirlandina, al quinto piano si trova la cosiddetta Stanza dei Torresani, un tempo abitata dai custodi della torre, nella quale si possono ammirare degli importanti capitelli scolpiti probabilmente dagli stessi Maestri Campionesi. I più importanti sono il Capitello dei Giudici, il Capitello di David e il Capitello dei leoni.Bibliografia e Sitografia
https://it.wikipedia.org/wiki/Ghirlandina http://www.youtube.com/watch?v=4-36MekXBv4Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Museo
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