Modena (palazzo Comunale, torre dell’Orologio)

CENNI STORICI

Fa da cornice al lato nord-orientale di Piazza Grande il bel porticato del Palazzo Comunale realizzato rispettando il modulo originario adottato da Raffaele Rinaldi detto il Menia nel progetto seicentesco, fu compiuto a più riprese e completato nel 1825 con l'aggiunta di tre arcate alle cinque già esistenti sul lato destro. Nelle sue forme attuali l'edificio presenta una coerente unitarietà nata dal lavoro di uniformazione e compenetrazione di una serie di singoli edifici costruiti in epoche diverse come sede della Comunità e successivamente, a partire dal XVII secolo, ristrutturati e armonizzati allo scopo di organizzarli in un unico omogeneo complesso edilizio. Attualmente, i locali al piano terra posti sotto al portico orientale, presentano una serie di bassorilievi che decorano l'arco di ingresso della "Loggia delle contrattazioni", opera di Benito Boccolari e Dante Zamboni (1938). La Torre dell'Orologio sorge nel luogo ove pare esistesse l'antico torrazzo che fungeva da Arengario del Popolo e assume l'aspetto attuale fra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI secolo. Nel 1480 il quadrante dell'orologio venne decorato con gli stemmi Estense e della Comunità da Francesco Bianchi Ferrari. Nel 1508 venne eretta, su disegno di Bartolomeo Bonascia, la cupola ottagonale al vertice della torre e nel 1520 venne costruita la balaustrata che corona la mole quadrangolare. Nel 1730 un nuovo orologio, opera di Ludovico Riva, venne istallato, mentre nel 1868 Ludovico Gavioli ideò quello che ancora oggi si trova nel palazzo, con due quadranti: uno in Piazza Grande e l'altro in Piazzetta delle Ova, distante ben 40 metri ma funzionante con lo stesso meccanismo. Nel 1761 venne costruita, per opera di Domenico Puttini, la balaustrata in marmo che recinge il balcone dell'Immacolata: la statua della Madonna venne qui collocata nel 1805. Un'altra statua della Madonna col Bambino e San Giovannino, opera in terracotta di Antonio Begarelli oggi conservata presso il Museo Civico d'Arte di Modena, aveva in precedenza ornato la facciata del palazzo. Il corridoio di accesso al Palazzo e la Sala della Torre Mozza. L'entrata principale si trova in Piazza Grande: qui, all'altezza della prima arcata del portico ad oriente, si apre il grande scalone rinascimentale di accesso che immette alla loggia, dalla quale si accede all'interno del palazzo, dove sono visitabili alcune sale del primo piano. Attraverso un corridoio ornato da opere di pittori modenesi della seconda metà dell'Ottocento si accede, a destra di fianco all'ascensore, alla Sala della Torre Mozza, così chiamata perché è qui ancora visibile il muro di un'antica torre civica che testimonia le origini medievali del Palazzo.

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Comunale_%28Modena%29 https://www.visitmodena.it/it/scopri-modena/arte-e-cultura/palazzi-storici-e-castelli/palazzo-comunale

Articoli di approfondimento

CITTÀ

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REGIONE

EPOCA

XVII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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