Miranda (resti del castello)

CENNI STORICI

«...Del paese abbiamo qualche notizia dal Catalogo dei Baroni normanni perché vi apprendiamo che Roberto di Miranda lo amministrava per conto di Raul di Molise. Di questo Roberto non si sa nulla oltre che suo figlio Rao de Miranda nel dicembre del 1221 (all’epoca di Federico II) sottoscrisse un documento giudiziario in Isernia. Poi il silenzio più assoluto fino alla fine del secolo. Nel 1297 il feudo apparteneva in parte ad Andrea d’Isernia, cui successe il figlio Tommaso. Alla metà del XV secolo fu dei di Somma che lo tennero, con alterne fortune, fino al XVII secolo quando passò prima ai Crispano e poi ai Caracciolo, dall’inizio fino alla fine del XVIII secolo. Fino a qualche anno fa l’abitato di Miranda era dominato da quanto rimaneva di un antico castello. Un discutibile restauro ha cancellato ogni possibilità di conoscere la sua evoluzione storica perché la consueta mania feticistica di aggiungere elementi architettonici decontestualizzati gli ha tolto pure l’anima. Così, togliendo l’anima al castello da una parte, facendo spazio e demolendo un’antica fontana del Quattrocento da un’altra parte, eliminando pure qualche portale settecentesco qua e là, Miranda ha perso molti pezzi, ma è riuscita comunque a conservare un suo fascino particolare. Soprattutto con la piazza della fontana dove si concentrano i bar del paese che sembrano fatti apposta per dare la possibilità ai paesani di controllare chiunque vi passi. ...».

Bibliografia e Sitografia

https://molisensi.com/2022/03/25/miranda-il-paese-da-ammirare/

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