MINERBIO (rocca Isolani)

CENNI STORICI

«La Rocca Isolani di Minerbio fu edificata all’inizio del Trecento e successivamente ricostruita nel Quattrocento a seguito di un incendio. Nel 1527 venne saccheggiata dai Lanzichenecchi imperiali sulla strada del Sacco di Roma e perciò rimaneggiata e ampliata con l’adiacente Villa negli anni immediatamente successivi su disegno del Vignola, proprio per ospitare nel 1530 l’imperatore Carlo V per la sua incoronazione a Bologna. Del 1536 è, sempre del Vignola, l’elegante Colombaia con il suo eccezionale piano inclinato in forma elicoidale. Altro grandissimo vanto della Rocca Isolani sono gli affreschi di Aspertini, realizzati fra il 1538 e il 1542, in tre ambienti della Rocca: la Sala di Marte, la Sala dell’Astronomia e la Sala di Ercole. Queste sale sono state aperte al pubblico per la prima volta nel 2008, in occasione della importante mostra dedicata a Bologna ad Amico Aspertini, di cui la visita alla Rocca di Minerbio ha costituito uno dei punti di eccellenza. ...» - «Nella sala di Marte le pareti sono scandite da erme a monocromo a cui corrispondono dei peducci con figure maschili e femminili. Al centro della volta è rappresentato il dio Marte. Questi affreschi dovevano probabilmente incorniciare scene, oggi purtroppo perdute. Nella sala dell'Astronomia le nicchie ospitano le figure delle Muse e delle Arti Liberali. Quattro telamoni sostengono un'illusionistica balconata dipinta sulla volta da cui si affacciano le figure a mezzo busto di Diana e Apollo. Nella sala di Ercole, nonostante il tempo abbia profondamente rovinato gli affreschi, sono riconoscibili ampie vedute di paese come sfondo alle imprese dell'eroe raccontate in primissimo piano. La colombaia. Costruita nel 1536, ed attribuita per le sue forme architettoniche e soprattutto per la bellissima scala lignea elicoidale interna al noto architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola, subì gravi danni durante un terremoto nel 1591. I lavori di restauro sono quindi ricordati in una lapide. Di forma ottagonale, l'esterno è ritmato da tre ordini sovrapposti di lesene toscane che gli conferiscono un aspetto di estrema eleganza, insolita se si pensa che questo era essenzialmente una struttura produttiva, costruita per ospitare nelle cellette interne fino a tremila colombi. Oltre a costituire infatti una notevole fonte di cibo, ne veniva utilizzato anche lo sterco per concimare le campagne circostanti rendendole in questo modo decisamente più produttive. La villa del Triachini. Affiancato all'antica rocca, l'edificio fu costruito a metà del '500 dall'architetto bolognese Bartolomeo Triachini e assunse la denominazione di "Palazzo Nuovo". Il piano terra è carattezzato da una loggia passante, mentre i piani nobili erano raggiungibili in origine soltanto dalla scala esterna (quella interna risale all'800). La facciata nord presenta il motivo della loggia che diventerà ricorrente in tutte le ville bolognesi del '500. Ugualmente la facciata sud doveva presentare una loggia chiusa però nel '700 per sostituirla con un salone e chiudendo quindi le finestre corrispondenti al secondo piano».

Bibliografia e Sitografia

http://www.isolani.it/it/la-rocca-introduzione-e-storia.html - http://www.comune.minerbio.bo.it/storia/pagina4.html

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.