CENNI STORICI
«Il 9 novembre del 1206 il marchese Enrico II Del Carretto fondò il borgo di Millesimo che divenne la capitale dei possedimenti montani della famiglia; Millesimo sorse nella zona di congiunzione di due importanti vie di comunicazione tra la costa e il basso alessandrino ovvero la strada che da Albenga conduce ad Acqui Terme e quella che collega Vado a Ceva e Mondovì. La difesa di questo importante centro e dei suoi abitanti era assicurata dalle nuove mura che nel lato sud erano collegate al castello, costruito anch'esso nel XIII secolo; quest'ultimo con i castelli di Cosseria, Cengio e Roccavignale costituiva un quadrilatero difensivo a presidio delle vallate limitrofe: questi castelli furono edificati su alture, difficilmente accessibili, da cui i soldati potevano scambiarsi segnalazioni. Il castello di Millesimo viene citato come luogo di raccolta dei membri della famiglia Del Carretto (1447) per decidere la strategia contro Genova, l'eterna rivale dei Del Carretto, che si stava preparando ad attaccare Finale: durante la guerra che ne seguì vi trovò rifugio Bannina, la moglie del Marchese Galeotto Del Carretto, signore di Finale. Nel 1553 durante il conflitto che coinvolse Spagna, Austria e Francia il castello fu parzialmente distrutto da Gerolamo Sacco per ordine del Governatore di Milano, Don Ferrante Gonzaga, al fine di renderlo inutilizzabile in caso fosse caduto in mano ai nemici. A seguito di questo evento i Del Carretto si trasferirono nell'attuale palazzo del comune mentre il castello venne abbandonato, anche se con col tempo non perse la sua importanza strategica: nel corso della celebre battaglia del 1796 tra le truppe di Napoleone e l'esercito austro-piemontese, il castello subì ulteriormente danni. Oggi l'imponente struttura del castello emerge dalle moderne case che lo circondano; il recente restauro, ha riportato questo maniero all'antico splendore: in particolare l'opera di ristrutturazione ha donato nuovamente al castello un tetto di cui era oramai sprovvisto. Sui rimanenti tre lati della struttura si possono notare elementi architettonici che caratterizzano le varie fasi ed usi del castello: nell'angolo nord-est del quadrilatero svetta l'alta e massiccia torre su cui sono rimaste tracce del collegamento con le mura del borgo, mentre la torre del lato occidentale è stata incorporata nella villa Scarzella, residenza ottocentesca che attualmente ospita un ricco museo di stampe napoleoniche a memoria degli importanti fatti d'arme di cui la Val Bormida fu teatro. La presenza di numerose bifore e trifore in mattoni e pilastrini testimoniano il periodo di passaggio da fortilizio a residenza in epoca tardo medioevale mentre sul lato orientale si possono notare due gattoni, mensole sporgenti posizionate sotto il piano di ronda e davanti alla merlatura che consentivano la costruzione di balconi. Il borgo e il castello erano dominati all'alto del colle Montecala dal castello di Cosseria, di cui si notano ancora i possenti ruderi».
Bibliografia e Sitografia
https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Millesimo
http://castelliere.blogspot.it/2012/03/il-castello-di-giovedi-22-marzo.html
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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