CENNI STORICI
Nel 1287 "Millarini" era poco più di un borgo di catapecchie in una zona paludosa nel Quattrocento; raggiunse una sua dignità civico urbanistica nel secolo scorso quando con decreto di Umberto I Re d'Italia, divenne Comune il 2 gennaio del 1881. A partire dagli anni Cinquanta e Sessanta si fece conoscere il fenomeno emigrazione che portò anche tanti ferraresi verso le grandi città industriali del Nord alla ricerca di miglior fortuna. Durante la bonifica ottocentesca che conobbe l'epopea padana degli "scariolanti" (gli operai che a forza di braccia e carriole resero fertile e coltivabile un vasto territorio acquitrinoso), Migliarino conobbe un forte impulso economico ad opera di un'illuminata famiglia dell'agiata borghesia agraria locale: i Pavanelli, dinastia che è stata oggetto di approfonditi studi monografici ad opera dello storico Mantovani, anch'egli di Migliarino. I Pavanelli "inventori" di Migliarino, soprattutto le due figure di Giuseppe, primo sindaco dell'Italia unita (1860-1862) e Carlo, sindaco dal 1878 al 1895 in maniera ininterrotta. Entrambi diedero lustro e decoro al paesaggio urbano, innalzando sette torri, alcune delle quali merlate in stile neomedievale, innalzarono il possente palazzo comunale risalente al 1893 su progetto dell'Ingegner Barbantini, poi furono artefici dell'attuale assetto urbano del centro storico con le due vaste piazze, il neogotico palazzo ex Spini, la centralissima villa Pavanelli-Forti ampliata su una preesistente costruzione dominicale risalente al 1581, spesso sede di importanti mostre e rassegne concessa all'amministrazione comunale dal privato che tuttora la possiede.
Bibliografia e Sitografia
https://www.ferraraterraeacqua.it/it/materiale/visitare-ferrara-2016
https://sites.google.com/aledossi.istruzioneer.it/dacosanascecosa/migliarino
https://www.paesionline.it/italia/guida-migliarino
Articoli di approfondimento
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XV sec.
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Restaurato
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