CENNI STORICI
«...In epoca bizantina è certa e forte la presenza della cultura ellenica, attraverso l’insediamento di un cenobio, vale a dire di un convento di religiosi, e di un castrum (castello), gravitante intorno a quello di Belcastro (che era peraltro sede vescovile) insieme a quello posto a Policastro; tutti e tre sono sistemati su di una linea virtuale, a difesa della valle del Tacina. La latinizzazione dell’area avvenne per opera dei Normanni, al cui seguito si posero i monaci Cistercensi. Costoro fecero di Mesoraca il centro di influenza sull’intero territorio attraverso la grandiosa Abbazia di Sant’Angelo in Frigillo e grazie all’opera svolta dai monaci cistercensi. Dai documenti storici risulta che nel 1213 Mesoraca era retta da Andrea da Pagliara, fino al 1254, data in cui il feudo mesorachese passò sotto la reggenza di Pietro Ruffo di Calabria e della sua famiglia, la quale perpetuò il suo dominio per tutto il periodo angioino. Intorno al XV secolo Mesoraca fu retta dagli spagnoli Centelles, i quali, tuttavia, nel 1483 dovettero cedere il dominio a Paolo Caivano da Milano e successivamente a Giovanni Andrea Caracciolo, divenuto primo marchese di Mesoraca nel 1523. Alla famiglia Caracciolo è legato uno degli episodi più noti e cruenti della storia mesorachese, allorché nel 1527 una rivolta contadina ne sterminò tutti i componenti, ad eccezione della figlia Isabella; la rivolta fu repressa da Ferrante Spinelli, il quale sposò Isabella Caracciolo e ripristinò il feudo, conservato dalla famiglia Spinelli fino al 1584, data in cui si instaura il dominio degli Altemps perpetuatosi, tra alterne vicende, fino al 1806.Il periodo di massimo splendore della vita culturale di Mesoraca si pone senz’altro a cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo, nel corso del quale nascono Don Matteo Lamanna (1710), fondatore della Chiesa del Ritiro ed il filosofo Vincenzo de Grazia (1785).Il terremoto dell’8 marzo 1832, che devastò il territorio del Marchesato, provocando rovine e lutti in tutti i paesi, portò alla costruzione di una nuova Mesoraca, spostata più a sud e ad ovest, con la creazione di nuovi rioni a ridosso delle mura di cinta e di una frazione staccata dal paese, Filippa. ...».
Bibliografia e Sitografia
http://www.galkroton.it/mesoraca/default.asp
Articoli di approfondimento
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EPOCA
XIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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