MELENDUGNO (castello d’Amely o d’Amelj)

CENNI STORICI
Nel pieno centro di Melendugno, circondato da immobili di più recente costruzione, il visitatore viene colpito da un edificio singolare, il palazzo baronale D’Amely. Bisogna dire subito che l’attuale denominazione ricorda il passaggio del feudo e, quindi, del suo castello alla famiglia dei D’Amely nel 1733. Venne fatto costruire come torre o come castelletto dai Paladini, allora baroni di Melendugno, agli inizi del XVI secolo, su disegno del famoso architetto militare Gian Giacomo dell’Acaya. Il castello, oggi proprietà comunale, doveva fungere da torre d’avvistamento e maniero di difesa, durante il periodo delle scorrerie turche, e per questo venne posto ai limiti del centro abitato, fuori dalle mura. Bisogna quindi immaginarselo isolato rispetto al vecchio abitato, in direzione del mare; in effetti, il centro storico di Melendugno sorge in un’altra zona del paese. A testimonianza della sua funzione difensiva rimangono le originali caditoie e il fossato; ovviamente l’ingresso principale era preceduto da un ponte levatoio, che nei secoli ha lasciato spazio ad uno in pietra. Guardando la facciata notiamo subito tre elementi: il blasone della famiglia D’Amely, la statua della Madonna Immacolata e il piccolo campanile. Quest’ultimo è associato alla presenza a pian terreno di una piccola cappella con gli affreschi del Crocefisso e di una Madonna con bambino. Ciò che rende particolarmente importante questo monumento è la sua tecnica costruttiva. Gian Giacomo dell’Acaya, artefice tra le altre cose del castello di Lecce, era un ingegnere imperiale al servizio di Carlo V e ha lasciato esempi di architettura militare all’avanguardia per quel periodo, sperimentando con sempre maggior efficacia diversi tipi di castelli bastionati, per favorire le nuove tecniche belliche che prevedevano l’impiego dell’arma da fuoco. Il castello di Melendugno ha una pianta stellata a quattro punte, che ricorda non solo alcune singolari torri costiere (San Pietro in Bevagna e Santa Sabina), ma anche alcuni castelli fuori dalla Puglia, in particolar modo Castel Sant’Elmo a Napoli, fortilizio simbolo delle più avanzate tecniche costruttive del XVI secolo e a cui non a caso ha lavorato lo stesso Gian Giacomo dell’Acaya. Il castello di Melendugno è senz’altro estraneo ai più consueti canoni degli edifici militari salentini e rappresenta, per questo, una curiosa rarità da visitare.
Bibliografia e Sitografia

Palazzo baronale D’Amely - Visit Melendugno

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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