Mattinata (borgo)

CENNI STORICI

Mattinata è uno dei più piccoli centri abitati del Gargano, è situata a 78 m s.l.m. su una collina ai margini di un’ampia piana coltivata ad olivo. Il paese le cui origini rurali risalgono al XVIII secolo, presenta un assetto a scacchiera. L’agglomerato urbano manca di manufatti rilevanti dal punto di vista storico e architettonico. Palazzi di qualche rilievo, più per la mole che per l’architettura, sono: il palazzo Mantuano nel rione Iunno, il più povero del paese; il palazzo Barretta, attualmente sede Municipale e la chiesa parrocchiale. Il palazzo Mantuano è il più antico di tutti, risale al 1840. È costituito da un piano rialzato, da un seminterrato e dallo scantinato. Molto caratteristici sono il portale, un comignolo, alcune finestre e un balconcino che da sulla piana e il mare. Una certa importanza Mattinata l’ebbe in epoca romana (Matinum), quando dal suo porto partivano navi cariche di olio e di vino. A quell’epoca risalgono i resti di una villa scoperti in prossimità del porticciolo, ma il luogo fu abitato già in epoche molto più remoti, come testimoniano le tracce di un insediamento dell’età del bronzo scoperto vicino a Monte Saraceno.

La fondazione della città è databile nell'ultimo scorcio del 1700, dove si ha notizia della presenza dei primi pagliai, dimore semplicissime generalmente monocamerali, costruite con muri a secco e usati dai pastori per lo svernamento in località dal clima meno rigido di quello dei monti circostanti, che diventeranno il primo nucleo abitato stanzialmente della cittadina. L'attuale centro cittadino di Mattinata sorge sulle colline antistanti la baia, a circa un chilometro e mezzo dal sito dell'antica Matinum e iniziò a svilupparsi grazie ad alcuni montanari che per il clima mite, "scesero a valle" (a flussi regolari) a partire dal XVI-XVII secolo.

La costruzione di Palazzo Mantuano, oggi adibito a biblioteca comunale ed iniziata nel 1840, è il primo segno di uno sviluppo urbanistico di un qualche rilievo. Da questo primitivo nucleo e con la costruzione delle prime strade di collegamento con i centri circostanti (il primo collegamento stradale con Monte Sant'Angelo viene completato solo intorno al 1893) si sviluppa un borgo agricolo che poco dopo il 1950 diventa un piccolo comune indipendente. Il centro abitato di Mattinata subì gravi danni e quattro vittime a causa del terremoto del Gargano del 1893.

Di un certo interesse storico la presenza a circa 2 chilometri dal centro cittadino di alcune vestigia, in parte sommerse dal mare, attribuite dell'antica città romana di Matinum già Apeneste in periodo greco. Città scomparsa nel X sec. e che sarebbe stata anche il luogo dove morì, naufrago in seguito ad una tempesta, Archita di Taranto (filosofo, matematico, politico, scienziato, stratega, musicista, astronomo, uomo di stato nonché generale greco antico), come ci riferisce il poeta Orazio "...Te maris et terrae numeroque carentis harenae / mensorem cohibent, Archyta / pulveris exigui prope litus parva Matinum / munera..." (Traduzione: "...Te misuratore del mare e della terra e delle immensurabili arene, coprono, o Archita, pochi pugni di polvere presso il lido Matino...").

In ogni caso e nonostante Mattinata vanti una qualche relazione con l'antica Apeneste/Matinum, la circostanza che lo stesso comune abbia appena 200 anni di storia originandosi da un insediamento pastorizio degli inizi del 1800 e lasciando così oltre 8 secoli di buio e silenzio fra la scomparsa dell'antica Matinum e la comparsa di Mattinata, rende superflua ogni disquisizione su una, ovviamente impossibile, filiazione diretta. Il centro storico del paese si trova nella sua parte bassa ed è chiamato "Junno". Presenta alcuni esemplari di una tipica costruzione in pietre a secco, detta pagghiére ("pagliaio"), che risalgono alla metà del sec. XVIII. Si tratta di costruzioni basse, a base rettangolare, costituite da pietre calcaree locali, grezze, incastrate l'una sull'altra. Il "pagliaio" di campagna ha invece base più frequentemente circolare ed è una primitiva costruzione preistorica della civiltà contadina. Veniva usato come rifugio per gli uomini e gli animali domestici. Poi anche, evidentemente, come locale per mettere la paglia. Per l'aspetto e la tecnica di costruzione della "tholos" o falsa cupola (a cerchi di pietre orizzontali gradatamente aggettanti, cioè via via più interni man mano che si sale), questo "pagliaio" è da accomunare nella tecnica costruttiva ai trulli di Alberobello od anche ai nuraghi sardi testimoniando tradizioni costruttive antichissime e probabilmente riasalenti alla civiltà micenea.

Bibliografia e Sitografia

https://www.puglia-turismo.it/mattinata-cosa-vedere-sul-gargano/

Articoli di approfondimento

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XVIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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