Matera (borgo, mura, porte)

CENNI STORICI

«L’itinerario percorre la parte antica della città seguendo le tracce delle antiche mura e le porte di accesso al nucleo della Civita. La visita prende avvio da P.zza Vittorio Veneto, dove è possibile vedere attraverso gli ipogei quello che era il Fondaco di mezzo, antico mercato cittadino fino alla fine del 1800 e dove si trova una delle torri aragonesi, rimasta incompiuta, e inglobata nella fondazione del Convento dell’Annunziata, messa in luce durante i lavori di sistemazione della piazza, negli anni 90. Inoltre, vi era una delle prime porte di accesso alla città risalente al XIV secolo, Porta Maggiore o della Bruna, presso il convento dei domenicani e della relativa chiesa. Si prosegue seguendo l’antica via delle Beccherie, dove vi era la Porta Pepice o del Sambuco, che, dotata di ponte levatoio, costituiva il luogo per il pagamento del dazio e che si trovava sull’antico fossato che incideva l’area antistante il convento di S. Francesco d’Assisi. Si giunge così a scorgere quello che resta delle antiche mura medievali del Castelvecchio normanno, oggi inglobate in successive abitazioni e dove si trovavano la Porta di Suso e quella di Juso, lungo la saliti che portava al duomo. Attraversando la Piazza del Sedile, si scende per Via Pennino, che segue per un tratto il tracciato della murazione pre-aragonese, dove si potrà ammirare una delle due torri cilindriche già attestate in epoca medievale, Torre Capone. Si attraversa Via B. Buozzi, per salire sul Monte Errone e visitare le chiese rupestri di Madonna dell’Idris e S. Giovanni in Monterrone e ammirare i mirabili affreschi in esse conservati. Scendendo dallo sperone dell’Idris si risale lungo la scalinata di Via Muro, la via che prende il nome proprio dall’antica cinta muraria di cui sarà possibile individuarne tracce tra la roccia calcarenitica. Si giungerà, così, in Piazza Duomo, sulla Civita, primo nucleo della città e antica sede del Castello Normanno, dove sarà possibile ammirare l’imponenza della Cattedrale duecentesca dedicata a Maria SS. Della Bruna. La visita continua scendendo da Gradoni Duomo per raggiungere la seconda torre cilindrica superstite, la Torre Metellana, nei pressi della quale si trovava un’altra porta che favoriva l’ ingresso al Sasso Barisano. Attraverso una ripida e stretta scalinata si scende ancora più in basso in Via Fiorentini, per risalire in Via S. Biagio, dove si trovava l’omonima Porta S. Biagio. La visita si conclude con una delle più suggestive chiese di Matera, la Chiesa di S.Giovanni Battista, già Santa Maria la Nova, che sorge dove proprio in epoca medievale si trovavano i “foggiali”, fosse per la conservazione di grano e legumi».

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

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