MARTA (ruderi di Castell’Araldo)

CENNI STORICI

Nel territorio di Marta c’è il più importante sito Templare della Tuscia, denominato Castell’Araldo. A pochi chilometri dall’abitato di Marta, in direzione Tuscania, sotto la sede stradale e prospicienti l’argine del fiume Marta si possono subito scorgere i resti del complesso del castello e la piccola chiesa annessa, dedicata a Santa Maria delle Grazie. Anche se fino ad oggi non è pervenuta documentazione esauriente sulla sua edificazione, si può con certezza affermare che, durante il XIII sec d.C. i territori di Castell’Araldo erano proprietà dell’Ordine dei Cavalieri Templari ed i complessi architettonici eretti dagli stessi. Ma quale fu il motivo che spinse i Templari ad edificare una loro sede proprio li? La risposta è semplice e consiste nella posizione strategica degli assetti stradali. Oltre ad essere punto centrale tra Mar Tirreno e Lago di Bolsena è anche nodo di congiunzione tra le due strade consolari romane: Aurelia e Cassia; e da non trascurare il fatto che la strada consolare su cui risiede, in quel tratto, aveva lo stesso percorso della Via Francigena (percorsa dai pellegrini, provenienti dalla Francia e dal Nord, diretti a Roma e non solo, da li si poteva proseguire poi verso la Sicilia per raggiungere i porti di partenza per la Terra Santa). Un luogo così strategicamente importante, per il controllo della zona e dei traffici, non poteva che sottostare alla tutela e vigilanza dei Cavalieri Templari. ... Dopo lo scioglimento dell’ordine non passò, come per altre precettorie, all’ordine degli Ospedalieri (Cavalieri dell’Ordine dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, conosciuti poi come Cavalieri di Rodi e Cavalieri di Malta), ma fu spinosamente contesa tra la potente famiglia dei precettori di Vico e la Curia di Roma. Il castello fu più volte distrutto e riedificato. Nel corso dei secoli il suo stato non fu ottimale, il risultato di guerre e lotte portò alla sua decadenza, fino ad arrivare alla completa rovina. Passò sotto molte mani e per l’estensione della sua tenuta fu utilizzato per le semine di cereali e pastorizia. Mentre il castello era oramai distrutto, la chiesa fu restaurata e continuata ad essere utilizzata. Nell’800 le mutate e ridotte condizioni economiche delle produzioni, portarono alla cessione delle terre al comune di Marta. La piccola chiesa di Santa Maria delle Grazie venne officiata fino ai primi anni ’60 del XX° Sec. dove la popolazione martana si recava due volte l’anno (maggio e settembre) in pellegrinaggio.

Bibliografia e Sitografia

Castello Arando tra cultura e tradizione - Tusciaweb.eu

Articoli di approfondimento

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EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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