CENNI STORICI
Per raggiungere Torre Lupo basta seguire una vecchia strada che dal centro storico di Marittima di Diso si addentra all’interno della contrada rupestre, tra torri colombaie e antichi muretti a secco, per poi terminare su una meravigliosa altura. Li, Torre Lupo, è ancora in piedi. A 105 metri sul livello del mare Torre Lupo osserva buona parte della costone adriatico dell’estrema propaggine della penisola japigia. Sembra cercare ancora con lo sguardo due delle sue vecchie sorelle, Torre Diso e Torre Porto di Ripa, rispettivamente situate nel comune di Castro e Andrano, con le quali ha avuto nell’infanzia una bellissima intesa grazie alla quale è stato possibile porre in allarme le popolazioni sulla costa di un imminente pericolo proveniente dal mare. Queste due torri oggi non ci sono più, ma in passato altro non erano che due delle pedine di una schacchiera che arrivò a contare più di 80 pezzi, pronti a giocare una partita iniziata tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500 quando Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero, decide di dotare il sud di un cordone di difesa per proteggere i propri territori dalla continua minaccia turca che, con i tragici eventi che condussero al triste eccidio di Otranto, nel 1480, ha fatto nuovamente udire la propria voce a tutto l’occidente dopo anni di tentativi conclusisi con un nulla di fatto.Bibliografia e Sitografia
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CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
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