Marano Principato (borgo, palazzi)

CENNI STORICI

«Alcuni studiosi propongono l’ipotesi che l’attuale Marano Principato sorga sui resti dell’antica Pandosia, di epoca bruzia, tuttavia le prime notizie documentarie sull’abitato si possiedono relativamente al Seicento allorquando molteplici famiglie di Castelfranco (Castrolibero) e Rende ivi si rifugiarono a seguito del terremoto del 1638 dando vita ad un nuovo borgo, in località Troiano. Gli studi che promuovono l’eredità di Pandosia si fondano su approfondite ricerche e sulla persistenza di alcuni toponimi pantosini nel territorio di Marano Principato e, seppure non siano dimostrabili rigorosamente, essi consentono di ritenere che Marano, insieme ad altri territori, rappresenti una delle eredi di Pandosia. Alcuni atti notarili evidenziano tuttavia l’esistenza del borgo in epoca successiva e, già per gli inizi del XVII secolo, è segnalata la presenza di due baronie distinte a Marano Principato e a Marano Marchesato, territori così suddivisi per evidenziare la differente appartenenza ai Sersale, il primo, e agli Alarçon y Mendoza il secondo. Ricaduto fino al 22 ottobre 1800 sotto la giurisdizione di Castelfranco, Marano Principato se ne distaccò in questa data con Atto ufficiale di separazione. La caratteristica del sito è l’ampiezza delle zone abitate: sulle colline, nella contrada Savagli e nelle campagne che circondano il territorio. Nel centro storico meritano di essere visitate la chiesa matrice di Maria Santissima Annunziata costruita tra il XVIII e il XIX secolo e la cappella di campagna intitolata a Sant’Antonio. L’antica chiesa parrocchiale presenta una facciata sobria e severa, tripartita e con la navata centrale notevolmente più elevata; essa presenta tre portali sormontati da altrettanti rosoni e un campanile a cupola. Altrettanto importanti sono i palazzi nobiliari quali, in primis, il palazzo Savaglio e quello Vincenzo Tenuta. ... La ricchezza e varietà del paesaggio di Marano Principato va dai vicoli interni del borgo dove si avverte ancora il sapore di antico ai sentieri lungo la travagliata geografie delle sue rocce fino alla ricca flora (faggi, querce, castagni e abeti) che colorano il paesaggio montano principatese e giungono fino ai fitti boschi e alle radure per l’allevamento».

Bibliografia e Sitografia

https://www.calabriaportal.com/marano-principato/1394-marano-principato.html

https://piccolaitalia.it/marano-principato.php

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.