Maiori (palazzo Mezzacapo)

CENNI STORICI

«Il comprensorio sul quale oggi insiste il palazzo con i giardini era in origine di proprietà della chiesa di S. Maria a Maria e venne nel tempo affidato a diversi ecclesiastici, che ne traevano le rendite in loro beneficio. ... Il palazzo fu dagli eredi di Giacomo Lanario, morto nel 1551, poi ceduto alla famiglia Mezzacapo (de Mediocapite), originaria di Minori ma trasferitasi a Maiori nella prima metà del Quattrocento, che provvide a ristrutturarlo in più riprese. Nel 1583 il nuovo proprietario del palazzo Giovanni Antonio Mezzacapo e il nobiluomo Giovan Francesco Citarella appaltavano al cavese Giovannantonio Salsano la costruzione di un ponte sul fiume Reginna che doveva unire le piazze antistanti i due palazzi dirimpettai. La famiglia, già ricca per i vasti commerci di legna e carbone che aveva saputo mettere in piedi sostenendoli con una intensa attività creditizia, afferma il proprio prestigio aristocratico nel XVII secolo, grazie ai ripetuti matrimoni con gentildonne appartenenti alle famiglie d’Afflitto, d’Andrea, Bonito: aggregata alla Nobiltà di Scala nel 1657, a quella di Amalfi nel 1582, ricevuta per giustizia nell’Ordine di Malta dal 1708 con frà Filippo Mezzacapo, primo della famiglia a vestire l’abito di cavaliere di Malta, riconosciuta nel 1847 nella sua antica nobiltà per le prove di ammissione nelle Regie Guardie del Corpo, decorata dal 1788 del titolo di Marchesi di Monterosso, per rinnovazione della prima concessione del 1704, in favore della nobile famiglia Banner y Beck. Per accrescere ulteriormente il proprio prestigio prende sotto particolare protezione i monaci camaldolesi dell’eremo dell’Avvocata e riserva loro un piccolo appartamento del palazzo che fu detto “quarto dei frati”.

A Gaetano Mezzacapo, sposo della marchesa Marianna Pepoli di Castiglione, si deve la sistemazione e decorazione attuale del palazzo nelle forme settecentesche destinate a coprire le severe forme cinquecentesche che ancora a metà del secolo distinguevano la costruzione. Del palazzo furono ospiti la regina madre Maria Isabella di Borbone, vedova di Francesco I, re delle Due Sicilie, il 26 ottobre 1833; il ministro Nicola Santangelo nel 1837, per controllare lo stato dei lavori per l’apertura della strada costiera insieme all’Intendente della Provincia di Principato Citra e a Guido Mezzacapo, Deputato delle Strade; il tenore Enrico Caruso. È voce comune che il giardino abbia la forma della croce di Malta, in onore dell’Ordine militare ed ospitaliero al quale appartennero diversi componenti della famiglia. Interessante è notare il sistema di recupero e di utilizzo delle acque derivate dal Reginna, utilizzate per animare la forza motrice del mulino costruito sul lato orientale del giardino e per conservare risorse idriche utili per l’irrigazione del grande limoneto, oggi non più esistente, impiantato alle spalle del palazzo. Gli eleganti padiglioni assolvevano ad una funzione decorativa, chiudendo lo sfondo e al contempo erano anche usati come deposito di attrezzi e semenzaio. Nel padiglione d’angolo è ancora visibile una finta grotta che un tempo conservava una colonna con interessante capitello romanico, successivamente trafugata. Lungo il muro di cinta si possono ancora osservare i resti dell’"acquaro" cinquecentesco che serviva da condotta delle acque irrigue. ... Palazzo Mezzacapo attualmente è la sede della biblioteca comunale, dell’archivio storico, del laboratorio culturale e di alcuni uffici del comune e si trova al centro del Corso Reginna, la via "centrale" di Maiori. Esso è testimone del fiorente passato della città, perché un tempo era la residenza del marchese Mezzacapo. Si accede al palazzo attraversando una porta in legno intagliata. Quando ci si trova nel cortile interno si vedono due scale marmoree che a destra e sinistra portano ai piani superiori del palazzo che è composto da numerosi vani, il più importante dei quali è la odierna sala consiliare di riunione con un ampio soffitto a volta. Durante un recente restauro è stato rilevato che uno degli affreschi potrebbe essere stato eseguito da Ludwig Richter. Accanto al palazzo si trovano i giardini Mezzacapo la cui disposizione forma una Croce di Malta».

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Museo

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.