LUCUGNANO (castello degli Alfarano-Capece, borgo)

CENNI STORICI
Secondo alcuni storici il toponimo di Lucugnano deriverebbe dal gentilizio romano Lucullus o dal latino Lucus Jani, cioè bosco sacro alla divinità Giano. Infatti Lucus, in latino, significa non un bosco qualsiasi, ma un bosco sacro. Ciò è confermato dall’esistenza in questa zona di una vera foresta, il Bosco di Belvedere, che si estendeva in un territorio compreso fra Ruffano, Supersano e l’Adriatico. Si racconta che il Casale di Lucugnano sia sorto sotto l’occupazione della Repubblica Romana. Nel 1092 si hanno notizie della sua esistenza, e il normanno Conte Goffredo ne fece donazione ai monaci Basiliani e forse a Nardò. Furono signori e feudatari i Capece nel 1358, i Trane nel 1604 e gli Alfarano-Capece. Lucugnano è stato frazione del Comune di Tricase, passò a Specchia intorno alla metà del 1855 e poi definitivamente a Tricase con Decreto Regio del 23/09/1874. Del cinquecentesco Castello o Palazzo Baronale dei Capece, nobile famiglia di Terra d’Otranto con il titolo di Barone, rimane solo il torrione. La restante parte è frutto di vari e, non sempre positivi, rimaneggiamenti nei secoli successivi. Attualmente è diviso in due parti con relativi proprietari. Nella piazza centrale è situato il busto bronzeo in onore all’insigne salentino Girolamo Comi (1890 – 1968). Numerose sono le opere in prosa e in poesia del poeta di Lucugnano. Di fronte al monumento c’è il Palazzo Baronale del poeta Comi, attualmente proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Lecce, dove ha sede la Biblioteca Provinciale “Girolamo Comi”, a piano terra e il “Museo Comi”, nel piano primo, nel quale si conservano il patrimonio librario e gli scritti del poeta salentino.
Bibliografia e Sitografia

Borgo di Tricase, Lecce in Puglia - e-borghi

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content