Lissone (villa Reati)

CENNI STORICI

Non si hanno notizie certe e documentate sull'esatta datazione dell'edificazione e sul progettista della villa. Si è propensi ad accettarne una origine cinquecentesca, ipotesi che sembra confermata da alcuni elementi strutturali ed estetici, nonché dalla struttura porta-campana a forma di timpano posta sul tetto della villa, tipicamente cinquecentesca. Per una datazione più precisa occorrerebbe sottoporre l'intero complesso ad indagini chimico-fisiche sulle murature e tipologiche sulle fondamenta. L'edificio è a due ordini: il piano terra, con quattro sale più gruppo servizi e vano scala, e il piano primo, con otto locali più vano scala. Le sale del piano basso hanno pareti con cicli di grandi affreschi databili tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo e da soffitti con boiseries a cassettoni, con legno intarsiato e dipinto. Gli affreschi interni, probabilmente attribuibili a Giovanni Ghisolfi di scuola veneziana che lavorò similmente anche a Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, mostrano scenografie architettoniche di colonne marmoree dipinte, che creano una sorprendente illusione ottica di reggere apparentemente le travi dei soffitti. Vi sono portali con festoni e putti, che inquadrano paesaggi di edifici classici e ruderi e una sala della Marina. L'edificio è vincolato dalla Sovrintendenza, visto il notevole valore storico-artistico e documentario delle decorazioni artistiche

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

REGIONE

EPOCA

XVII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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