Guidonia Montecelio (resti della rocca Crescenzi-Orsini)

CENNI STORICI

«Le mura di cinta originarie sono larghe circa due metri, a loro furono addossati nel XIV sec. il torrione pentagonale a guardia dell'ingresso sul lato est e, dalla parte opposta, una rampa che immetteva nel castello da un'entrata secondaria. L'ingresso principale, situato in una rientranza delle mura, furono più sicuro per mezzo di due sbozzamenti costruiti in età rinascimentale (fine '400). In questo periodo, sotto gli Orsini, si cercò di adeguare il vecchio castello alle esigenze della moderna tattica, basata sulle armi. Venne raddoppiato l'intero circuito murario con uno spesso bastione a "scarpa" largo alla base oltre tre metri, che ora è parzialmente crollato. Nel rivestimento, a pianta regolarmente esagonale, era diviso in due piani (solaio ligneo) poggiato su sporgenze murarie. Probabilmente nell'interno si entrava dal piano superiore e l'attuale porta è stata aperta successivamente. Sulla spianata si trovano i resti del palazzo che includono edifici preesistenti. Al nord si eleva un lungo muro, non si sa di quale età sul quale venne elevato un ambiente coperto da due volte a crociera che a partire dal 1427 venne utilizzato un oratorio. Nel 1579 l'edificio stava già crollando. Il palazzo include anche un piccolo tempio di epoca imperiale, costruito tra il I e il II secolo dopo Cristo. Sorge sul posto del tempio più antico che doveva essere collegato con il centro arcaico. Il tempietto si elevava su un pavimento di travertino ornato di ricche cornici aveva quattro colonne sull'ingresso nel XII secolo, il tempietto fu trasformato in cappella del castello con un abside sul lato di fondo che venne parzialmente distrutto collegato al catino mediante un arco trionfale. Della costruzione centrale rimangono piccole parti nel lato occidentale. L'altra muraglia appartiene al rifoderamento rinascimentale per evitare il crollo delle antiche strutture. Il maschio aveva una altezza superiore ai 12 m. attualmente conservati. Solo nel 1979 iniziò un restauro conservativo ad opera della Sovrintendenza ai monumenti del Lazio».

Bibliografia e Sitografia

https://castelliere.blogspot.com/2011/05/il-castello-di-domenica-29-maggio.html

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XI sec.

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