Guardia Perticara (borgo medievale)

CENNI STORICI
«Guardia Perticara risale al periodo medievale,è situato su una collina di 700 s.l.m e si sviluppa intorno al 'Castello' ... Vi sono due porte, e una permetteva l'acceso al castello tramite ponte levatoio; è disposta a sud-est dei rilievi appenninici che caratterizzano la parte centrale della Basilicata, i monti della Maddalena, del Volturino e di Viggiano. Guardia è situata in un territorio di speroni collinari venati da numerosi corsi d'acqua. Le origini del paese sono appartenenti alle popolazioni enotrie, infatti nel vicino sito archeologico sono state ritrovate circa 600 tombe risalenti al VII-V sec. a.C. Il paese ha conservato intatto l'aspetto del borgo medioevale con le case in pietra a faccia vista, i vicoli stretti, le scale che si inerpicano fin su al castello e da cui si domina l'intera valle del Sauro. Lungo l'antica via dei Carbonari (oggi Armando Diaz) e le altre strade del centro, affacciano le case ed i palazzi storici di Guardia, ricchi di particolari architettonici e decorativi di rilievo e le volte in mattoncini rossi» - «La conformazione urbanistica del capoluogo attiene a tre fasi di fondazione. Un primo insediamento fortificato si stabilì in forma concentrica sulla collina del Castello attorno al X-XI secolo; ad esso fece seguito una fase di espansione, di epoca normanna e sveva (XI-XIII secolo), con la formazione del nucleo di oggi disposto accanto alla chiesa madre e lungo la parte esterna dei bastioni di occidente. L’ultima fase, fra il XVII e il XIX secolo, interessò il dorso dello sprone collinare con una disposizione lineare di palazzine di nobile aspetto (attuale via Garibaldi), oltre alla formazione del rione Casale sulla pendice sud-occidentale del colle. Sulla via Garibaldi, la rettilinea via d’accesso al centro storico, s’impostano le case del borgo “fuori le mure”, ovvero “a Nunzita”. Si tratta, in alcuni casi, di nobili palazzi che si distinguono dall’edilizia comune per particolari decorativi come mensole scolpite, mascheroni, portali. Il disegno allungato del borgo ha un rigonfiamento all’altezza di piazza Vittorio Veneto dove campeggia il monumento ai Caduti. Il castello e le case più antiche si radunano attorno la colle che fronteggia la piazza. Una porta spalanca il cammino nella storia di un paese antico. La via dei Carbonari, s’insinua tra le facciate di basse case in pietra, manda a destra e a sinistra vicoli e scalette che, sul fondo, si aprono a terrazzo sui calanchi e sul bianco greto della vallata. L’itinerario porta infine in piazza Europa, lo slargo “nobile” del borgo con la chiesa, la fontana e il palazzotto padronale. Si notino i filaretti di coppi sul sottogronda delle case: le cosiddette “romanelle”. Per l’atmosfera la piazza fu scelta da Francesco Rosi per diverse riprese del film “Cristo si è fermato a Eboli”».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

VII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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